Unite da oltre 2000 anni, le figure del calco Gli Amanti rivivono nello spettacolo omonimo, prima parte del programma serale in replica oggi alle 19.30 al Parco del Cavaticcio per la XVIII edizione di Gender Bender
Quella di Adriano Bolognino è un’operazione di restauro scenico di un calco rinvenuto nel 1922 a Pompei: due figure dal genere indefinito cercano di proteggersi dall’eruzione vulcanica del 79 d.C, rimanendo immortalate in un abbraccio eterno. Sulla scena le performer Rosaria Di Maro e Giorgia Longo, mosaicate dai costumi di scena, restituiscono la loro interpretazione di quell’ultimo giorno di tenerezza tra le due figure sulle musiche di Akira Rabelais.
Nella seconda parte della serata, Andrea Costanzo Martini porta in scena il suo lavoro What happened in Torino?, primo premio per la danza e coreografia alla International Solo Dance Competition di Stoccarda del 2013, ma per la prima volta non da performer. Al suo posto, Francesca Foscarini, compagna di ballo in Vocazione all’asimmetria. Il lavoro è un tentativo di risposta al bisogno di essere osservati e al tempo stesso alla paura di essere mercificati (l’oggettificazione tramite lo sguardo viene sottolineata ancora di più da una distorsione di televendite anni 90 condotte da Vanna Marchi). In questo senso, interessante è la scelta dei due coreografi di mantenere inalterati gli abiti di scena (dei pantaloncini con un cordino appuntato a uno dei passanti) anche dopo il passaggio di consegne da Martini a Foscarini: la danzatrice si presenta sul palco quindi a seno scoperto, invitando così, sulle tracce dell’autore, a una riflessione sulla sessualizzazione del corpo femminile.
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