Nella terza giornata di SPC, lo spettacolo pomeridiano viene dedicato a tre serie tv a tematica queer-lesbico.
Prodotto nel 2015, 10percento arriva al festival in versione cinematografica, con alcune scene leggermente più lunghe del progetto IG. Lo scenario fisso scelto è un ascensore: due donne vi rimangono bloccate all’interno per l’intera durata della batteria di un Iphone. L’ambiente angusto e la poca luce diventano complici dell’avvicinamento tra le due protagoniste, finite lì per caso (o forse no) ed unite da una strana avventura che sposta le convenzionali barriere comunicative tra esseri umani, spingendole ad una verbosità inusuale quando si tratta di sconosciuti e che arriva a sfociare in intimità fisica e mentale. Nello spazio-tempo ridotto del luogo, passare da “ma che locali frequenti?” a “potremmo baciarci fino a che non ci liberano” è un attimo.
Nello spiegare le funzionalità del progetto, la regista Silvia Novelli si concentra sull’urgenza di raccontare il diritto al desiderio femminile, un diritto al volere ed all’essere volute, alla seduzione fine a se stessa: temi caldi e cari, mai sufficientemente presenti quando si parla di donne, lesbiche e non.
E se nella finzione ci si avvale dell’ascensore come “mezzo di trasporto sottovalutato”, interessanti spunti se ne possono ricavare nella realtà, sempre che la malasorte non ci voglia far trascorre un paio d’ore in apnea al fianco di un idraulico maleodorante reduce dall’incontro infelice con uno scarico intasato.
La volontà di raccontare il sesso tra donne in maniera realistica e senza orpelli nasce quando il cronista di un’emittente radio, celebrando la festa della donna, definisce l’app d’incontri Wapa “un modo per il gentil sesso di fare amicizia per evitare i rapaci maschietti”. Insomma, allora perchè non considerare Grindr come ottimo mezzo per organizzare tornei di calcetto?
Ultima visione è riservata alla mobi-web-serie Wonders Wander della nordamericana Shu Lea Cheang. In occasione del World Pride 2017 ed in collaborazione con l’Ayuntamiento di Madrid, viene esplorata la vita LGBTQI* delle periferie, con particolare attenzione verso alcune realtà minori, come i migranti, le disabilità funzionali, le famiglie aperte, le donne dalla maternità sovversiva, la vita sostenibile, il trans-femminismo e l’autodifesa. Gli episodi della miniserie vengono registrati e salvati in un’applicazione per dispositivi mobili che mostra gli itinerari seguiti durante il progetto. Il fulcro della scena è Malasaña, quartiere noto ai madrileni come Maravillas (wonders nel titolo), per anni centro attivo della subcultura madrilena, oggi gentrificato e soggetto ad alta presenza di turisti. I performer, accompagnati da mediator* sociali, danno vita a slanci artistici coinvolgendo e dialogando con la cittadinanza, al fine di sensibilizzare alla diversità, al rispetto ed alla prevenzione contro l’omofobia e la transfobia.
Foto: Some Prefer Cake
Schede dei Film: 10percento, Guapa, Wonders Wander
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