di Mattia Macchiavelli
Dove guardare? In una città come Bologna, terra d’avanguardia civica, in cui, però, il leghismo di Lucia Borgonzoni ottenne, poco meno di 3 anni fa, il 45,4% dei voti in un ballottaggio storico. In una regione come l’Emilia Romagna, dove una legge contro l’omolesbobitransnegatività è stata ostacolata, non più tardi del mese scorso, da 9 consiglieri regionali, tutti esponenti di quel Pd che dovrebbe schierarsi – senza se e senza ma – con il movimento LGBT+. In un Paese come il nostro, dove guardare? Chi guardare? Basta alzare gli occhi per indovinare, nelle pieghe muffite di un’epoca triste, bagliori improvvisi che possono farsi sistema.
Il 31 marzo Zuzana Čaputová è stata eletta prima presidente donna della Slovacchia; un passato speso per il miglioramento della cosa pubblica, europeista, ambientalista, sostenitrice dell’adozione per le coppie omosessuali. Gina Miller fa sentire la propria voce nella Gran Bretagna della Brexit, a difesa delle prerogative e dei poteri assoluti del Parlamento, l’istituzione più martoriata dalle barbarie politiche del nostro presente e non a caso l’unico baluardo di ogni autentica democrazia. Lori Lightfoot è la nuova sindaca di Chicago, terza metropoli per popolazione di tutti gli Stati Uniti d’America, ed è nera, lesbica, indipendente e simbolo riconosciuto della lotta alla corruzione. Greta Thunberg – il più grande fenomeno mediatico svedese dopo gli ABBA – non necessita di presentazioni e prova a cambiare il mondo con la complessità dei suoi 16 anni. Ricordiamoci questi nomi quando andremo a votare alle elezioni europee del 26 maggio. Usiamo queste storie per misurare le nostre candidate e i nostri candidati e facciamone la linea di demarcazione rispetto a ogni livellamento culturale verso il basso.
Pretendiamo da noi stesse da chi dovrà rappresentarci lo stesso esempio di coerenza, la stessa vibrazione rivoluzionaria che queste biografie incarnano e facciamolo e con l’occhio lungo di chi avrà bisogno di alleate per cambiare il mondo.
Pubblicato sul numero 45 della Falla, maggio 2019
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