di Vincenzo Branà
Nel 2012 mi capitò di assistere a uno spettacolo teatrale accusato di blasfemia. Lo spettacolo si intitolava “Sul concetto di volto nel figlio di Dio” ed era firmato dal celebre regista Romeo Castellucci. Conoscevo Castellucci come persona religiosa: non ne avevo la certezza ma questa era l’impressione che ne avevo tratto assistendo ai suoi spettacoli e ascoltando le sue interviste.
Il Cassero, di recente, è stato accusato di blasfemia. E non è certo mia intenzione affiancare le immagini goliardiche di una festa casserina al lavoro sublime di Castellucci. Mi interessa però concentrarmi sul Sacro. Che c’è, esiste, nella vita, prima ancora che nelle religioni, che della vita per me sono solo una grande allegoria. Ed è un errore non esplorarlo, così come è un errore confonderlo con un’immagine sullo sfondo.
pubblicato sul numero 4 della Falla – aprile 2015
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