Dopo l’edizione del 2020, che ha visto la maggior parte dei festival e degli eventi culturali confinati nel purgatorio dello spazio web, Some Prefer Cake, il festival di cinema lesbico di Bologna, torna dal vivo per la sua 13esima edizione, da domani 24 settembre a domenica 26, nell’ormai abituale cinema Nosadella.
La formula è la stessa fin dalla sua fondazione, Some Prefer Cake è «un festival di comunità» e questa definizione, dopo un anno e mezzo di pandemia, assume un significato più profondo e del quale abbiamo una necessità viscerale, tra politica, socialità e bisogno di relazione.
Creato da Luki Massa e Marta Bencich e diretto per il quarto anno da Comunicattive per l’Associazione Luki Massa, il focus del 2021 sono le storie di lotta e di vita «di lesbiche e femministe in tutto il mondo», di lesbiche ribelli e outsider, «fuori dagli schemi delle narrazioni mainstream».
Il piacere accompagnerà l’inaugurazione della prima serata, con il documentario tedesco in anteprima italiana Female ejaculation and other mysteries of the Universe, presentato da Valentine aka Fluida Wolf, attivista femminista di cui, se non la conoscete, potete leggere un pezzo scritto per la Falla qualche tempo fa.
Sempre nella stessa serata, da non perdere il coraggioso Ifé, il primo film nigeriano a mettere in scena una storia lesbica.
Sabato 25 un’altra anteprima italiana, alle 18.30, con il lungometraggio narrativo colombiano Leading Ladies e sempre sabato potremo goderci Tove, il film biografico sulla creatrice dei Mumin.
Le lesbiche ribelli celebrate da questa edizione sono anche quelle del documentario Rebel Dykes, proiettato domenica alle 14.30, «artiste, attiviste e musiciste che hanno scatenato la Londra post-punk», o quelle che hanno lottato contro l’AIDS raccontate in Nothing Without Us, sempre domenica, alle 18:30.
Ci sarà spazio anche per un appuntamento dedicato specificamente alla resistenza delle donne palestinesi, con I’m Palestinian, quattro corti prodotti dal SHASHAT Annual Women’s Film Festival, sabato alle 16.00.
Non solo film – tra documentari, lungometraggi narrativi e corti (questi ultimi a colazione, come sempre) – ma anche, come nella tradizione del festival, incontri e presentazioni nello spazio aperto del Giardino Lorusso, che quest’anno sarà gestito in collaborazione con Link 2.0.
Céline Sciamma e Monique Wittig saranno le protagoniste dei due eventi dedicati alla letteratura nel cuore del weekend. Si comincia sabato alle 12.30 con Architetture del desiderio, il saggio dedicato alla regista francese curato da Federica Fabbiani e Chiara Zanini, la cui analisi abbiamo ospitato qualche settimana fa, a cura di Barbara Mapelli. Domenica alle 13.00, Antonia Nina Ferrante e Anita Lombardi dialogheranno invece con Eva Feole sul suo Corpo a corpo con il linguaggio. Il pensiero e l’opera letteraria di Monique Wittig. Musica dalle 18.30 per tutto il festival, con i djset di Collettiva Elettronika, il gruppo transfemminista queer di dj bolognesi.
La Falla, media partner di SPC, vi consiglierà alcuni appuntamenti: abbiamo cominciato il 21, con il pezzo a cura di Lesbiche Bologna, approfondimento sull’opera di Feole e continueremo domani e dopodomani con le recensioni dei film che ci hanno particolarmente colpito.
Some Prefer Cake non finisce qui. Chiusa la tre giorni in presenza, si riparte il 27 settembre su Open Ddb con il festival in streaming: il programma sarà diverso e potrete vedere tutti i film fino al 3 ottobre. Quest’anno la celebrazione della ricchezza del cinema lesbico raddoppia, ne avevamo bisogno.
Immagini da someprefercakefestival.com
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