Il 25 gennaio 1533 tutto il Regno si accalca in strada per celebrare l’unione, in seconde nozze, tra Sua Maestà Enrico VIII e Anna Bolena, non particolarmente gradita agli inglesi. Anna è giovane e bella, ha fatto perdere la testa al sovrano – certo che, come consorte, gli darà anche il figlio maschio che, invece, la sua prima moglie Caterina d’Aragona non è stata in grado di assicurargli; si è fatta largo a corte grazie alla sua potente famiglia (il padre era diplomatico e godeva di molta stima da parte di Enrico VII) e la stessa Caterina l’ha accolta come sua dama di compagnia; ma ha anche un passato torbido, con almeno un fidanzamento annunciato e ritirato alle spalle, e proprio per questo suo fascino ammaliante alcuni già l’additano come strega. La sfiducia nei confronti di Anna è palpabile e le risa che si alzano al cielo quel giorno sono più di scherno che di giubilo; i documenti dell’epoca riportano l’onomatopea “HAHAHA!” per onorare la nuova coppia con le iniziali unite, ma in molti già collegano quel modo di scrivere con il suono dello sberleffo. Così, ripresa dal web, è nata l’usanza predominante di trascrivere la risata.