«Nasce in Sicilia nel 1982 e fin da piccolo mostra una naturale attitudine per il disegno, una passione particolare per i cartoni animati e per i libri di fiabe che leggeva», così si presenta Alessandro Coppola, autore del poster di questo mese. Alessandro pensa che fare attivismo attraverso l’arte significhi raccontare temi ritenuti tabù, abbattendo con la narrazione le barriere delle differenze e degli stereotipi. 

Il poster di questo mese ha come tema la resistenza. Come hai interpretato l’argomento?

Ho preso a riferimento due simbologie emblematiche, ovvero la figura del partigiano e quella dei fiori di papavero. Mi sono lasciato ispirare dai fatti accaduti sul Monte Sole, e ho immaginato un partigiano in un brevissimo momento di riposo: il sole, un prato, il caldo… il resto lo lascio all’immaginazione.

All’interno del poster c’è un riferimento all’artista Tom of Finland. In che modo ti sei approcciato alle sue illustrazioni e che importanza ha avuto questo artista per la comunità LGBTQIAP+?

Ho conosciuto le sue illustrazioni attraverso il web, e poi successivamente a una mostra a lui dedicata in una Biennale d’Arte di Venezia di tanti anni fa. La capacità che ha avuto Tom of Finland di esplicitare, estremizzare e mettere letteralmente a nudo le fantasie di ognuno di noi – considerato anche che erano gli anni ‘70! – è stata fondamentale per sdoganare la sessualità omosessuale (maschile). Non a caso, alcuni dei modelli proposti nelle sue opere sono ancora attualissimi, nonché iconici di parte della comunità LGBTQIAP+.

Pensi che l’arte possa essere uno strumento di resistenza? 

Assolutamente si! Visto il complesso momento storico-sociale, lə artistə sono in qualche modo portavoci di un cambiamento culturale, etico e anche politico; non rimangono inermi, ma più di tuttə filtrano e traducono il disagio che percepiscono in immagini, libri e fumetti. Anche se delle volte sono persone solitarie, uniscono le loro competenze e i loro talenti per dare vita a una vera e propria forma di resistenza, una resistenza contro l’omologazione culturale e di pensiero. Attraverso l’arte infatti, si stimola la curiosità, la memoria, e la capacità critica di leggere la realtà e la virtualità.

Che progetti hai al momento?

Molteplici, tra cui alcuni albi illustrati in uscita quest’anno per l’Italia e l’estero, una storia breve a fumetto in uscita a maggio per il mese del Pride, dedicata alla comunità LBGTQIAP+ e che tratta nello specifico degli stereotipi fisici e di bigoressia. Se volete saperne di più seguitemi su IG: @acquolina_art ; @illustratorecoppola.