Femminismo, appartenenza, lotta, emersione dall’invisibilità e dall’isolamento personale e politico. Bisogno di fare rete.
È il 1981, a Roma, quando il Cli, il Collegamento Lesbiche Italiane, nasce dalle ceneri di due gruppi lesbofemministi. Per rispondere al lungo elenco di istanze si dota di uno strumento ereditato dal femminismo anni ’70, la fanzine.

In questo caso, il Bollettino del Cli, che evolverà in Bollettina nel 1991. Nel frattempo sono arrivati il ciclostile, il colore, 16 pagine in formato A5 e l’abbonamento, che arriva a casa in busta chiusa permettendo alle lesbiche che non frequentano i collettivi di conoscere lo stato della comunità, nazionale e non. Notizie sugli eventi dei gruppi lesbici, traduzioni garibaldine ma necessarie di scrittrici lesbiche straniere, temi d’attualità e spazio di socializzazione, con annunci di cene e vacanze, la Bollettina vive tra clandestinità e visibilità militante. Cessa le pubblicazioni nel 2002, soppiantata dal World Wide WebResta uno dei fili d’acciaio che ci ha tenute insieme.

Pubblicato sul numero 50 della Falla, dicembre 2019