Dove, se non in Inghilterra, avrebbero potuto pensare a una corona in testa? Quella che, in piena età vittoriana, affibbiano agli uomini che si travestono da donna non è di spine, ma quasi. Il termine è palesemente denigratorio, anche se in primissima battuta si riferiva all’arte dei teatranti – che erano tutti rigorosamente maschi – di indossare le gonne per interpretare i ruoli delle fanciulle. Le queen (regina in inglese) erano omosessuali che trascinavano (in inglese: drag) le sottane rifinite di pizzi e crinoline: da qui, il modo di dire che usiamo tutt’oggi. Nella Londra dell’epoca, le drag erano davvero considerate artiste e essere una di loro veniva percepito molto meno scandaloso che essere, semplicemente, attrice.
Illustrazione di Claudia Tarabella
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