Il 27 novembre 1978 cinque pallottole uccisero Harvey Milk, dopo soli pochi mesi dalla sua elezione a consigliere comunale nella città di San Francisco. La mano che esplose quei colpi fu quella di Dan White, un uomo che sedeva nella stessa aula di Milk e che per il suo assassinio e per quello dell’allora sindaco George Moscone, fu condannato a 7 anni di carcere, scontandone però solo cinque. La vicenda di Harvey Milk (raccontata squisitamente nel nuovo libro di Piergiorgio Paterlini, Il mio amore non può farti male) avveniva quasi un decennio dopo un altro assassinio, quello di Martin Luther King, celeberrimo leader del movimento per i diritti degli afroamericani: in quel caso bastó un solo proiettile, sparato con un fucile di precisione mentre il pastore prendeva una boccata d’aria sul balcone.
A quarant’anni dalla morte di Milk e a cinquanta da quella di Martin Luther King, mentre ancora oggi le pallottole silenziano le voci di chi si batte per i diritti e per l’uguaglianza, è giusto prendersi il tempo per ponderare il peso di quella presa di parola. Oggi come allora, fare un passo avanti, dedicare la propria vita a migliorare quella degli altri, è un atto nobile, coraggioso, mai banale. Richiede rinunce e sacrifici, comporta grandi responsabilità e talvolta espone perfino a dei pericoli. La prima linea è il luogo dove il conflitto fa scintille, dove picchia il manganello. Non è soltanto una vetrina, la passerella dove un ego ipertrofico può trovare nutrimento. Perché la fatica è molto spesso più del gusto e il rimprovero e le frustrazioni più frequenti dell’applauso. Però dalla prima linea sono passate tante persone appassionate: alcune sono raccontate dalla Storia, altre ce le ricordiamo appena, qualcuna l’abbiamo perfino dimenticata. Varrebbe la pena allora riscoprirla quella prima linea, cercare in questo novembre di riannodare i fili della memoria, di recuperare il senso – e l’etica e la passione – di quel passo avanti. Per esserne all’altezza sempre, per sentirne sempre la responsabilità.
pubblicato sul numero 39 della Falla – novembre 2018
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