Il Roller Derby è uno sport che ti cambia la vita: si pratica su pattini a rotelle e si basa sull’intreccio di velocità e contatto, ma anche su auto-organizzazione e sorellanza. È prevalentemente femminile e convintamente transfemminista: ci sono sia partite miste che partite divise per genere, nelle quali ogni atleta gioca nella squadra che sente come meglio rappresentativa della sua identità.
Come funziona? Ogni squadra schiera in campo il track, di forma ellittica, 5 giocatorə alla volta, di cui una figura con ruolo di attaccante (jammer), riconoscibile dalla cover con la stella sul casco, e 4 blocker. La partita dura un’ora suddivisa in due tempi di mezz’ora, con un intervallo di 15 minuti. I tempi di gioco sono inoltre scanditi dai jam, della durata massima di 2 minuti l’uno. Solitamente, a ogni jam si cambiano le 5 persone della squadra schierate sul track.
Jammer è la persona che fa i punti: ogni avversariə superatə rappresenta un punto. Quindi più giri del track fa la jammer superando il muro di blocker avversariə, più punti segnerà per la sua squadra.
Fun fact: il primo sorpasso non fa guadagnare punti, ma serve a conquistare il titolo di Lead Jammer, ovvero coləi che può chiudere strategicamente il jam in qualsiasi momento.
Lə blocker ce la mettono tutta per impedire allə jammer di conquistare lə lead o di fare punti, bloccando fisicamente il loro passaggio.
Ed è qui che avviene la magia del roller derby: ci si mena di brutto!
[NDR: c’è un regolamento di ben 90 pagine che spiega come possiamo menarci in sicurezza. Ad esempio, non possiamo usare né mani né piedi. Inoltre è obbligatorio indossare tutte le protezioni: casco, paradenti, polsiere, ginocchiere e gomitiere].
Ah, non dimentichiamo che tra lə blocker c’è anche un ruolo detto Pivot (riconoscibile dalla striscia sul casco), che ha la possibilità speciale di diventare jammer durante il gioco se lə jammer lə passa la cover con la stella. È una sorta di jolly nei momenti di difficoltà, nel caso in cui per lə jammer sia impossibile superare il muro avversario – sì, succede.
Non pensate che solo i fisici più possenti possano essere blocker e quelli più minuti jammer. Ogni fisicità è benvenuta e trova la sua dimensione in modo naturale, senza imposizioni e senza cadere in stereotipi.
Sorellanza, rispetto e consenso sono alla base del nostro picchiarci così allegramente! Ma stare in squadra non si limita solo allo sport, ha un significato più ampio: dagli allenamenti, alle grafiche, agli eventi aperti al pubblico, tutto ciò che succede è deciso, organizzato e realizzato da tutte le persone della squadra, insieme.

Nello spirito del DIY, le diverse squadre si supportano a vicenda. Ad esempio, ospitando chi arriva nella propria città per una partita, aiutandosi nell’organizzazione di eventi, giocando come prestito ed insegnandosi reciprocamente delle skills.
In quanto basato su sorellanza, transfemminismo e DIY, il nostro spazio si lega naturalmente al mondo queer. Rispetto a sport agonistici tradizionali, il roller derby è, per sua natura, più inclusivo. Il nostro obiettivo, come squadra, è creare un ambiente safer, praticando auto consapevolezza e spirito critico nell’agire collettivamente.
Se vi è venuta la curiosità di scoprire questo sport, sappiate che Bologna ospiterà la maggior parte delle date del quinto campionato italiano di roller derby. Si disputeranno al Palapilastro, in via Luigi Pirandello 11, nei giorni 28 febbraio e 22 marzo 2026.
Per dimostrarci amore, supportate il vostro local roller derby team: bonecrushing_hyenas <3
Immagine in evidenza: Cosimo Duranti
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