SCOPERCHIATO UN ALTRO VASO DI PANDORA SUGLI ABUSI SESSUALI

La Francia piange Guillaume T., studente di economia di vent’anni che si è ucciso nella sua stanza del collegio universitario di Nanterre. Il 21 gennaio scorso Guillaume T. era divenuto molto noto avendo denunciato via Twitter di avere subito, due anni fa, violenza sessuale da parte di una coppia omosessuale, di cui era stato ospite in un periodo in cui aveva avuto difficoltà familiari. 

Gli accusati sono Maxim Cochard e il suo compagno Victor Laby, esponenti del Partito Comunista Francese, con cariche pubbliche nelle istituzioni parigine. Cochard, che è consigliere comunale nel XIV Arrondissement, si è visto ritirare le deleghe alle pari opportunità affidategli dalla sindaca di quel Municipio parigino. I due hanno risposto alle accuse con una denuncia per calunnia, negando in modo categorico che i rapporti col giovane Guillaume non fossero consenzienti. Ma il tweet dello sfortunato ragazzo, legato all’hashtag #MeTooGay aveva provocato immediatamente, e nei giorni seguenti la sua pubblicazione, un’ondata di altri tweet  in cui migliaia di persone raccontavano di avere anch’esse subito violenza in ambito LGBTQIAP+. 

Questo vero e proprio tsunami di confessioni pubbliche ha attirato l’attenzione della società francese e del mondo politico, alimentando polemiche, riflessioni e un numero sorprendente di rivelazioni. Nicolas Martin, noto produttore di France culture, ha dichiarato di essere stato abusato da adolescente, mentre la sindaca di Parigi Hidalgo ha ammesso che la denuncia e la morte di Guillaume ha portato alla luce una piaga sociale tenuta troppo spesso nascosta e che merita non solo visibilità, ma dei provvedimenti speciali, come già è successo con l’hashtag #MeTooInceste, grazie al quale sono venuti alla luce molti casi di incesto. La ministra delle Pari opportunità Morano ha dichiarato di voler implementare un gruppo di specialisti che studino i casi denunciati e creino una rete di supporto psicologico alle vittime. Proprio la carriera politica in ascesa del consigliere Cochard e la sua accresciuta responsabilità nell’ambiente politico parigino avevano spinto Guillaume T. a una riflessione su quanto accaduto due anni prima e a maturare la convinzione che il rapporto con Cochard e il suo compagno avesse avuto le caratteristiche di un abuso. La magistratura indagherà per cercare di stabilire cosa sia successo e se le accuse del giovane avessero fondamento. 

Quanto è successo e soprattutto il gran numero di persone che hanno denunciato di avere subito violenze in ambito gay tramite l’hashtag #MeTooGay richiama tutt* noi all’attenzione su questo problema e rende evidente quanto siano importanti l’attività di ascolto e le pratiche di accoglienza che le organizzazioni LGBTQIAP+ devono mettere in atto per dare voce e proteggere coloro che, avendo subito abusi, ne vogliono parlare e pretendono giustizia.

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