Poeta, scrittore, saggista e drammaturgo, nato a Cuba il 16 luglio del 1943, Reinaldo Arenas rappresenta una delle voci più coraggiose e critiche del regime castrista. Dopo un primo periodo, quello dell’adolescenza, in cui si era arruolato nelle truppe rivoluzionarie, Arenas, attraverso la sua scrittura, iniziò a essere sempre più critico nei confronti di Fidel Castro e del suo governo. Dichiaratamente omosessuale, l’autore caraibico, ispirato nello stile dal barocchismo del cubano José Lezama Lima, vide il suo lavoro letterario e saggistico censurato e messo al bando a causa del suo orientamento. Non gli vennero risparmiati carcere e lavori forzati, infatti.
Riuscito a scappare da Cuba nel 1980, si trasferì a New York, dove visse la sua vita liberamente. La fine degli anni ‘80 lo vide impegnato nella stesura della sua autobiografia, Prima che sia notte, il suo libro più conosciuto, che racconta le gioie e i dolori di un uomo gay nella Cuba rivoluzionaria. Il 7 dicembre 1990 Reinaldo si suicidò con un mix di alcol e droghe.
Immagine realizzata da Riccardo Pittioni
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