Domitilla Mezzanotte, classe 1999, originariә della provincia di Perugia, ha disegnato il nostro ex-poster di settembre dedicato alla comunità aroace (aromantica e asessuale). È iscrittә al Dams a Bologna e si occupa di fotografia, ma esprime attraverso il disegno gli aspetti più fantasiosi della sua vena artistica.

Quando e come hai iniziato a disegnare?

Il disegno è stato uno strappo alla regola, ho iniziato perché mi piace raccontare storie ed è poi diventato una parte importante della mia formazione. Vedere forme e colori da un’altra prospettiva mi ha aiutato ad apprezzare i corpi nella loro varietà, attraverso l’illustrazione puoi decidere di replicare ogni sfumatura umana e questo mi ha portato a ricercare diversi soggetti anche nella fotografia. Quando voglio scattare una foto parto da una base di disegno che mi serve a immaginare il set.

Quali sono i soggetti principali dei tuoi lavori?

Mi affascina molto l’estetica queer. Il mio quotidiano è formato in gran parte da corpi considerati non conformi: fotografarli e disegnarli mi dà un senso di sicurezza, di casa. Le immagini arrivano come una scossa, possono far scaturire processi di riconoscimento inaspettati. La cura dei dettagli è fondamentale: cicatrici, smagliature, sono aspetti che abbiamo sempre davanti, ma sui quali non ci soffermiamo abbastanza.

Perché per questo poster hai scelto uno stile così realistico?

Di solito nelle illustrazioni spazio nel fantasy, ma ho pensato quest’immagine come una fotografia. Volevo trasmettere un senso di intimità e rappresentare qualcosa che viene spesso ignorato: le persone aroace possono volere e ricercare attivamente il sesso o la masturbazione. L’attrazione sessuale, infatti, non ha a che vedere con la libido, con il piacere o con la curiosità che si possono provare. Volevo rappresentare qualcosa in cui ci si possa immedesimare e che fosse in contrasto con l’idea che le persone aroace siano angioletti lontani da ogni sfumatura della sessualità o dei kink.

Per questo hai inserito i simboli della comunità nel choker?

Il choker ha come pendenti gli assi: ognuno è il simbolo di un diverso tipo di attrazione. Più che di un orientamento singolo, si parla di spettro aroace perché si possono sperimentare, o non sperimentare, diversi tipi di attrazione, espressi dallo split attraction model: estetica, sensoriale, sessuale, romantica, platonica e alterous. Spesso kink e performance BDSM non coinvolgono i genitali e possono essere esperienze apprezzabili anche per chi è sex-repulsed o sex-indifferent.

La comunità aroace ha ancora poca visibilità, secondo te perché?

Un esempio recente è l’esclusione della comunità dal dibattito sul Ddl Zan, non ci sono riconoscimenti ufficiali. Credo sia un problema legato in primo luogo all’ipersessualizzazione delle persone LGBT+, di cui si parla sempre in relazione all’attrazione sessuale, che viene declinata solo in merito al sesso senza considerare le altre componenti che la costituiscono, dando per scontato che coincida con quella romantica.