SI PUÒ FARE
E lei l’ha fatto. Valeria Parrella, finalista del premio Strega e unica scrittrice della sestina tra cui ieri sera è stato incoronato vincitore, per la seconda volta, Sandro Veronesi, ha risposto così all’annuncio di mansplaining nella trasmissione Rai che intervistava i finalisti.
Il conduttore Zanchini, in diretta su Raitre, ha infatti chiuso l’intervista a Parrella con un commento sulla tematica affrontata dall’autrice nel suo Almarina, cioè «la condizione femminile di questo inizio millennio», che ha usato come lancio dell’ospite seguente, Corrado Augias, con cui avrebbe però parlato approfonditamente di un «altro capitolo importante» rispetto a ciò che è cambiato: il #metoo.
Parrella ha replicato subito: «E lei ne vuole parlare con Augias? Auguri!», per poi scoppiare in una sonora risata.
Da sottolineare che il programma vedeva solo due donne presenti, Parrella e la ragazza che segnava il punteggio del Premio, di cui non ci è dato di sapere il nome, dato che non è stata nemmeno presentata dal conduttore.
In un Paese in cui le lettrici forti sono donne, ma gli scrittori, celebrati o meno, sono – guarda caso – soprattutto uomini, un plauso a Parrella e a tutte le donne che resistono e reagiscono con i riflessi pronti e una bella risata al continuo mansplaining.
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