Il vetero-cattolicesimo è la dottrina cristiana professata dalle comunità cattoliche che, dopo la seconda metà del 1800, decisero di separarsi dalla Chiesa cattolica romana in opposizione alla proclamazione del dogma dell’infallibilità papale promosso da Pio IX, secondo il quale le decisioni del Pontefice sono da ritenersi infallibili. Le espressioni vecchi cattolici o vetero-cattolici si diffusero quando alcun* fedel* di Utrecht decisero di non accogliere il vescovo a loro designato per nomina papale, ma di eleggerne uno direttamente: Joseph Hubert Reinkens. Dall’Olanda, la Chiesa della Dottrina Antica si spinse in Germania e in Svizzera per costituire una conferenza episcopale, l’Unione di Utrecht, di cui oggi sono membri le Chiese vetero-cattoliche di Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Croazia, Francia, Svezia, Danimarca e Canada.
I «figli delle tenebre», definiti così nell’enciclica di papa Pio IX Graves ac diuturnae, sono presenti anche in Italia. Conosciuti come Chiesa cattolica di Rito Antico, praticano i sacramenti secondo la prassi delle Chiese di tradizione cattolica, vivendo l’ospitalità ecumenica presso i luoghi di culto cattolici o di altre confessioni cristiane. Accettano le definizioni dogmatiche mariane dell’Immacolata e dell’Assunta e il culto dei santi cattolici romani; respingono l’idea di tesoro cui la Chiesa può attingere per la concessione delle indulgenze e credono in un aldilà semplice, in cui tutte le anime si purificano per la grazia di Cristo, senza necessità del purgatorio, istituiscono un rito di penitenza collettivo all’inizio della funzione e aboliscono il celibato obbligatorio.
I ministri conservano lo status laicale e il rito matrimoniale religioso (considerato moralmente indissolubile) è separato da quello civile. Inoltre, come in tutta la Chiesa fino al III secolo, in base al permesso del vescovo, il Rito Antico permette a* divorziat* di celebrare un nuovo matrimonio e resta diritto/dovere delle coppie di esercitare una genitorialità responsabile, che possa scegliere in base a necessità e coscienza gli eventuali metodi contraccettivi.
Nel 2020, tutto il movimento compatto decide di sostenere le leggi contro l’omolesbobitransfobia. «Noi benediciamo l’amore, e siamo benedetti dall’amore, perché Dio è amore. Ricorda che noi siamo cattolici» ma anche (ndr) «che Roma non esaurisce la cattolicità». Questa è la tesi che i vetero-cattolici portano avanti, anche rivendicando gli studi antropologici che dimostrano come l’omosessualità sia una variante normale del comportamento sessuale degli animali, umani e non, e come la creazione della persona umana nella polarità donna/uomo non implichi giudizi di possibilità o valore, così come non obbliga alcun individuo a mettere in atto una relazione di coppia. Esegeti e teologici esponenti della comunità ci invitano a non affidarci a traduzioni inesatte e interpretazioni non pertinenti delle sacre scritture: siano quindi benedetti i matrimoni che realizzano ciò cui tutte le coppie sono chiamate: la testimonianza di fedeltà, rispetto e tenerezza, il sostegno reciproco e la fecondità nella dedizione al Vangelo, ciascuna a seconda delle circostanze in cui vive.
Al di fuori dell’Unione di Utrecht, ma sempre nell’alveo dei vetero-cattolici, alcune Chiese – a discrezionalità delle singole comunità e secondo le sensibilità culturali e sociali in cui sono inserite – ammettono all’ordine diaconale, presbiterale ed episcopale un clero aperto a tutti i generi e a tutti gli orientamenti sessuali: alcune comunità affini ai vetero-cattolici ordinano candidati LGBTQ+ per il ministero sin dal 1968. Per le confessioni protestanti, evangeliche luterane e presbiteriane degli Stati Uniti d’America, dobbiamo aspettare il 2008 perché il vescovo Müller della Chiesa vetero-cattolica di Utrecht in Italia dichiari: «Uniamo le nostre voci alle voci di tutte le Chiese cristiane, di tutti i movimenti, le organizzazioni, i gruppi, i fratelli e le sorelle in Cristo di ogni confessione religiosa che condannano come assurda ogni discriminazione perpetrata in base all’orientamento sessuale».
Attualmente al vertice della curia c’è Teodora Tosatti, ordinata presbitera nel 2006 a Bonn (prima donna italiana dall’età apostolica), e consacrata vescova il 18 dicembre 2021. Sposata e madre di due figli, il suo ministero è volto alla divulgazione della cultura e della spiritualità biblica, senza trascurare la difesa dei diritti delle persone emarginate ed escluse dalla società.
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