Lo scorso aprile mi sono imbattuta in titoli come questo: «AIFA approva la contraccezione gratuita per tutte. Ok anche alla PrEP a carico del SSN». Avrei voluto esultare di gioia, ma la prudenza nel permettermi di provare questa emozione mi ha portato a leggere in modo più approfondito e attendere in modo diffidente. Cosa sta succedendo quindi? PrEP e anticoncezionali saranno davvero gratuiti per tuttə? 

Facciamo chiarezza partendo dalla PrEP. Secondo la Gazzetta Ufficiale dell’11 maggio 2023 con Delibera CdA n. 15 del 26 aprile 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco ammette l’indicazione alla rimborsabilità dei principi attivi:  emtricitabina e tenofovir disoproxil per la «Profilassi pre-esposizione (PrEP) al fine di ridurre il rischio di infezione da HIV-1 sessualmente trasmessa in adulti e adolescenti ad alto rischio. L’Agenzia ha quindi accolto la proposta avanzata dalla Sezione per la lotta contro l’AIDS del Comitato Tecnico Sanitario del Ministero della Salute. Lə specialista infettivologə può prescrivere la terapia previa  compilazione di una scheda di prescrizione che contiene i criteri di inclusione ed esclusione al trattamento e le principali caratteristiche del programma di presa in carico e monitoraggio. La distribuzione del trattamento avviene unicamente da parte delle farmacie ospedaliere. Un passo avanti, su questo non c’è dubbio poiché le richieste e raccomandazioni fatte dalla community all’AIFA sono state accolte e tra non molto la PrEP sarà davvero gratuita anziché costare 60 euro a scatola. Va detto, tuttavia, che il decreto sancisce le farmacie ospedaliere come le uniche strutture abilitate a erogare il farmaco, dietro presentazione della ricetta də specialistə di malattie infettive. Ritengo che l’intero iter sarebbe stato più  efficace con l’ausilio delle strutture Check Point sancite da un precedente decreto ministeriale. Perché mai AIFA e Ministero non hanno consentito che queste ultime si occupassero della profilassi dell’HIV? Recarsi in ospedale non è semplice e accessibile per tuttə. In alcune Regioni, soprattutto al Sud Italia, ci sono centri abitati che distano diversi chilometri dagli ospedali. Questo potrebbe costituire un disincentivo grave per l’approvvigionamento del farmaco. Costringere la persona sieronegativa, che intanto l’AIFA definisce come «paziente» per il solo motivo di essersi sottoposta al test dell’HIV, a ritirare il farmaco all’ospedale costituisce un ostacolo nella promozione dell’utilizzo della PrEP. Si è tenuto conto di questo? Evidentemente no. Nonostante questi punti di criticità, accogliamo il passo in avanti, ma con molte perplessità. Attendiamo ora le tempistiche tecniche di ogni Regione per adeguarsi alla rimborsabilità che sì, è stata confermata, ma non avverrà dall’oggi al domani. 

Per quanto riguarda invece la rimborsabilità dei farmaci per la contraccezione le notizie non sono buone. La decisione del CdA (Consiglio di Amministrazione) dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dopo il via libera dei mesi scorsi da parte dei comitati tecnici (CPR e CTS) alla gratuità, con un costo per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro, ha visto settimane di dibattiti e confronti interni all’ente regolatorio. L’esito? Per ora non ci sarà la rimborsabilità. Il Consiglio di Amministrazione, guidato da Giorgio Palù, ha rinviato la questione alle commissioni tecnico scientifiche e quella che si occupa di prezzi e rimborsi. Nonostante l’approvazione di entrambe le commissioni, il CdA non ha approvato la misura, rimandando un’analisi più approfondita su fasce di età, modalità di distribuzione e sui costi per il SSN per la rimborsabilità. Inoltre, sempre per il CdA, sarà necessario lavorare con i ministeri e la Conferenza Stato-Regioni. Questo è l’ennesimo schiaffo alla salute e al benessere sessuale e riproduttivo, che viene ancora una volta subordinato alle logiche del profitto e dei posizionamenti politici, nonché delle violente pressioni antiabortiste presenti in Italia. Ancora una volta a pagarne le conseguenze saranno le fasce più deboli e marginalizzate della popolazione, che continueranno a dover far fronte agli ingenti costi della contraccezione senza avere nessun tipo di sostegno, se non in Regioni e fasce specifiche di età. Questa comunicazione da parte del CdA e dell’AIFA lascia intendere che i tempi si allungheranno di non poco.

Quando uscì la notizia, sempre ad aprile, pensai che fosse troppo bello per essere vero. Tuttavia i dubbi relativi alle possibili zone d’ombra a riguardo erano molti. Mi preoccupavano  non solo le tempistiche, ma quali pillole tra le molteplici esistenti sarebbero state effettivamente rimborsabili. Non sono tutte uguali! Inoltre la contraccezione ormonale comprende anche cerotto transdermico, anello vaginale, contraccettivi sottocutanei, spirale. Secondo il testo di legge proposto invece, solo la pillola sarebbe stata rimborsabile. Ora ogni speranza è rimasta stroncata e rimane la sensazione che persistere e lottare, anche per il diritto alla rimborsabilità di un farmaco, può fare la differenza. Stiamo parlando della nostra libertà, della nostra autodeterminazione, dei nostri corpi che putroppo rimangono ancora stritolati nell’ingranaggio arrugginito della burocrazia di uno stato antiabortista e oscurantista.La PrEP gratuita ci spetta di diritto e siamo contentə, ma ci spetta anche di diritto un contesto safe e raggiungibile in cui reperirla. La pillola anticoncezionale gratuita ci spetta di diritto assieme a un’assistenza adeguata. Dire, come questo governo spesso sostiene, che in Italia gli anticoncezionali vengono usati poco è falso. Probabilmente se venissero erogati gratuitamente ci sarebbe una maggior fruizione e ognunǝ si sentirebbe più liberǝ di farne uso e farsi supportare nella scelta della formulazione più adatta, che non necessariamente equivale alla pillola. Stiamo parlando di farmaci con un portato enorme. L’accessibilità alla PrEP è una conquista del movimento LGBTI+ e ne va difesa la reperibilità costante oltre che la gratuità. La pillola anticoncezionale assieme ad altre formulazioni  riguarda il corpo di tuttə noi e va garantita. Nessunǝ va lasciata solǝ in questo, anche quando ha il portafoglio vuoto, un conto bancario inesistente ed è senza macchina per poter raggiungere l’ospedale più vicino a casa. Dobbiamo continuare a lottare. In chimica farmaceutica i principi attivi si proteggono con gli eccipienti, in società i farmaci come la PrEP e gli anticoncezionali gratuiti vanno difesi da noi. Ne va dei nostri corpi e delle nostre vite!