La Prep non è una pillola, bensì una strategia di prevenzione virale (Hiv nello specifico) basata su una consistente assunzione farmacologica, rivolta a individui sieronegativi ad alto rischio di infezione. La sigla sta per Profilassi Pre-Esposizione, una pratica che consiste nella somministrazione giornaliera di terapie antiretrovirali quali il Truvada.

La Prep è un metodo di prevenzione indubbiamente efficace: studi clinici hanno rivelato che tre pillole alla settimana riducono il rischio di contrarre il virus del 90%, mentre una pillola al giorno comporta una riduzione del 99%. È importante però riconoscere che non si tratta di un’alternativa al preservativo, per almeno due ragioni estremamente significative:
1) contrariamente al condom, i farmaci antiretrovirali hanno un certo impatto sull’organismo, quantificabile in termini di effetti collaterali;
2) la Prep è una strategia preventiva specifica che non salvaguarda l’individuo che la pratica dalle altre infezioni a trasmissione sessuale.

Entriamo nello specifico e cerchiamo di dare risposta alle domande più frequenti sulla profilassi pre-esposizione.

prepAbbiamo già chiarito che si tratta di una procedura di somministrazione di farmaci antiretrovirali, ma di quali stiamo parlando in particolare? Ci riferiamo al Truvada, un farmaco contenente i due principi attivi emtricitabina (200 mg) e tenofovir disoproxil (245 mg), che unitamente ad altri farmaci costituisce la terapia antiretrovirale a cui si sottopongono le persone che contraggono il virus dell’Hiv. È quindi essenziale che le persone che fanno uso della Prep siano sieronegative, in quanto il Truvada da solo non costituisce una terapia di controllo del virus acquisito, bensì per l’appunto una preventiva della sua contrazione.

A chi è rivolto? A tutte quelle persone considerate a rischio di infezione: un partner in una coppia sierodiscordante, un individuo che pratica frequentemente sesso occasionale non protetto, che fa uso di droghe iniettive o che sta in coppia con qualcuno che ne fa uso. Le circostanze possono essere molteplici ma il comune denominatore rimane l’elevato rischio d’infezione.

Come si assume? Contrariamente al pensiero comune, non si tratta di un vaccino ma di una terapia da assumere per via orale. Mentre i vaccini sono progettati per aiutare l’organismo a lottare contro una futura infezione, i principi attivi del Truvada hanno lo scopo di bloccare un enzima dell’Hiv noto come “transcrittasi inversa”, il quale permette al virus di riprodursi.

Qual è il tasso di efficacia della Prep? Se impiegata continuativamente, la probabilità di contrarre il virus dell’Hiv si riduce notevolmente, tra il 92% e il 99%.

Quali sono i pro della Prep? Sicuramente la sua efficacia preventiva, se – è il caso di ribadirlo – la terapia viene seguita secondo il protocollo di somministrazione.

Quali sono i contro della Prep? Il Truvada è un farmaco piuttosto potente e può causare effetti collaterali equipollenti: disfunzioni renali, incremento di lattati nel sangue, disfunzioni del fegato, danneggiamento della densità ossea. Questi sono solo gli effetti indesiderati finora osservati.

Ne vale la pena? Alcuni ritengono di sì, che sia meglio sopportare questi effetti collaterali che contrarre l’Hiv. Si tratta di un’argomentazione, quest’ultima, poco convincente alla luce del fatto che esiste un metodo di prevenzione più sicuro e privo di tossicità per l’organismo: il preservativo.

Il preservativo è quindi più sicuro? Sì, considerando che i fattori che possono causarne l’insuccesso – come i difetti di fattura, il suo uso scorretto o il suo accidentale sfilarsi durante il rapporto – si verificano nell’1% dei casi. In più non ha effetti collaterali riconducibili a tossicità.

Quanto costa la Prep e dove è possibile acquistarla? Presso una farmacia territoriale, dietro presentazione di ricetta medica fatta da un infettivologo e pagandolo di persona. Il prezzo del Truvada è di oltre 700 euro a confezione ma da ottobre 2017 sono disponibili versioni generiche il cui prezzo a marzo 2018 risulta essere di circa 70 euro. La prima a essere commercializzata è quella della Doc, una casa farmaceutica di Milano.

In conclusione, la scelta della strategia preventiva è dettata da fattori variabili e riconducibili alla storia personale dell’individuo. Ciò che è importante ribadire è che la Profilassi Pre-Esposizione non va presa alla leggera, in quanto terapia farmacologica, e che il preservativo rimane ad oggi il sistema di prevenzione dalle infezioni a trasmissione sessuale (incluso il virus Hiv) più efficace e meno dannoso per il corpo umano. Dunque siate consapevoli e lasciate che niente al di là di una corretta informazione si frapponga tra voi e la scelta preventiva che fa al caso vostro.