Parlando di politica lesbica a Bologna e in Italia, è impossibile non nominarla. Luki Massa nasce nel 1962 in Campania e si trasferisce a Bologna appena diciottenne, dove fonda il Tiaso – il primo collettivo politico lesbico della città (e uno dei primi in Italia). È solo l’inizio delle tante realtà pensate e avviate da Luki: il suo desiderio di creare connessioni tra le donne e di coltivare la visibilità delle lesbiche in Italia sarà alimentato da due passioni che attraverseranno tre decenni di storia italiana. Da una parte il discorso politico: l’associazione Visibilia nell’89, la prima e la seconda Settimana Lesbica negli anni ’90, il Fuoricampo Lesbian Group dal 2002, il coordinamento Facciamo Breccia, per non parlare di tutte le reti femministe e lesbiche a cui ha aderito in Italia e all’estero. Dall’altra parte il cinema: oltre a essere regista di due cortometraggi proiettati in festival internazionali, dà vita ai primi (e gli unici ancora oggi esistenti) festival di cinema interamente dedicati alle lesbiche, Immaginaria e Some Prefer Cake, ed è anche direttrice artistica di Divergenti, il festival di cinema trans* del Mit. Se pensiamo alla vita delle lesbiche in Italia negli ultimi 30 anni, dietro una consapevolezza collettiva o a una lotta politica, così come dietro ai film che hanno creato il loro immaginario, la presenza di Luki Massa è una costante. Anche per questo, quando muore prematuramente nel 2016, sono in centinaia a salutarla al Centro delle donne di Bologna. Se passate per la Certosa, andate a salutarla, la trovate al campo 1962 e non è un caso.
Immagine realizzata da Riccardo Pittioni
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