di Ren Arman Cerantonio
«Sono consapevole che dovrei essere grata di poter essere lasciata e umiliata pubblicamente proprio come i miei amici etero. Rappresento il progresso».
Questo giugno è arrivato in Italia il graphic novel Laura Dean continua a lasciarmi, scritto da Mariko Tamaki e disegnato da Rosemary Valero-O’Connell, edito da Bao Publishing. Durante il suo primo anno di vita ha riscosso molto successo, vincendo diversi premi tra cui l’Eisner Award 2020 come migliore pubblicazione per adolescenti, a sottolineare la capacità delle autrici di creare un’opera innovativa dal punto di vista narrativo e politico.
La storia percorre il coming-of-age di Frederica (Freddy), che decide di chiedere un consiglio davanti l’eterno tira e molla con la sua (ex?) ragazza. Laura Dean, attraente tanto quanto problematica, la manipola, la isola dai suoi amici, la tradisce ripetutamente facendo sì che venga inglobata dalla loro relazione tossica, perché «non importa cosa succede, noi torneremo sempre l’una dall’altra».
La scrittrice rifiuta deliberatamente la love story classica, per scriverne una che esplora l’amore e le relazioni, sviluppando un mondo attorno al rapporto delle due ragazze che è il vero fulcro della storia. Freddy può crescere e affrontare la sua situazione grazie a personaggi profondamente veri e alle loro interazioni, imparando a mettere se stessa al primo posto e a non idealizzare la partner.
Non sorprende che l’opera sia pervasa dalla forte componente ed esperienza queer, poiché sono queer entrambe le autrici. La caratterizzazione dei personaggi si distingue per la varietà di modelli di rappresentazione, dal modo di parlare e relazionarsi fino alle email in cui la protagonista chiede consiglio usando termini come “eteronormatività”. Pur restando accessibile ad altr*, è subito chiaro quale sia il pubblico di riferimento. Le soggettività queer sono affrontate come esseri interi e non definite dalle loro relazioni romantico-sessuali.
Quest’ultimo aspetto è uno dei tanti che complica i rapporti tra persone non eterosessuali, quando sono tossici. I punti di riferimento per cogliere i segnali d’allarme sono pochi, e inoltre siamo portat* a credere, internalizzando un pregiudizio, di avere il diritto di esistere solo in funzione di una coppia. Siamo quindi inclini a sopportare abusi a favore dello status che ne deriva. A maggior ragione durante l’adolescenza, quando i sentimenti sono ingestibili e spaventosi, ed è facile dare tutto a coloro per cui si prova qualcosa.
Per questo ribadire quanto sia importante la rappresentazione non è superfluo, ma la rappresentazione che ci serve è quella in cui nutriamo amore e rispetto per noi stess* come individui, senza idealizzare le relazioni e lasciandole andare se necessario.
I disegni e la narrativa del fumetto sembrano fatti l’uno per l’altro, grazie anche alla talentuosa disegnatrice. Valero-O’Connell racconta entusiasta della lavorazione di questo libro, spiegando quanto fosse importante per lei illustrare una storia di Tamaki, sceneggiatrice da diversi anni. Questo entusiasmo si avverte dalla lettura di ogni pagina, dove il realistico ritratto dell’adolescenza della gen z viene reso da uno stile fresco e contemporaneo, dal gusto à la Instagram e fortemente influenzato dal manga. La grande tecnica e l’attenzione ai dettagli riescono a legittimare questi aspetti anche al confronto con la critica.
Il flusso di pensieri di Freddy è accompagnato e enfatizzato dalle tavole più sperimentali, caratterizzate dall’assenza del layout di pagina e alternate con altre più regolari. Le immagini raccontano i suoi silenzi, le emozioni che prova, gli attimi che sembrano interminabili. Per farlo la disegnatrice dilata lo spazio graficamente con la precisa intenzione di dare pesi diversi agli istanti e rendere al meglio l’intimità dei personaggi.
Tamaki sostiene ci sia una Laura Dean nella vita di tutt* noi, ma non è solo questo a lasciare una sensazione di profonda autenticità, terminata la lettura.
Il New Yorker lo ha consigliato tra le opere young adult capaci di intrecciare personale, politico e storico.
Le vicende personali dei personaggi si legano alle implicazioni politiche della loro stessa esistenza, che va oltre i confini del libro, unite a loro volta alla storia LGBT+ di cui sono la diretta conseguenza.
In ogni esperienza queer è impossibile scindere questi aspetti, esattamente come in Laura Dean continua a lasciarmi: è per questo che ci sembra così familiare.
Immagine in evidenza realizzata da Ren Cerantonio
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