Il Lazio Pride 2020 si farà a Terni. Forse. Ma forse no. Per il sindaco Antonio Cicchetti si farà “mai”. E così la pensa anche la consigliera Letizia Rosati, anzi no. Anzi peggio.
Il mondo eteronormativo cis è contro i nostri valori perché equipara l’eterosessualità alla necrofilia. No, scherziamo, siamo La Falla, non Letizia Rosati di Rieti. Per fortuna. E stia tranquilla, prof.ssa Letizia, ché se la nostra agenda fosse quella di strumentalizzare i bambini per raggiungere «Scopi di cui non si parla mai a sufficienza. Utero in affitto, sdoganamento della pedofilia, poliamore sono gli obiettivi da raggiungere», sarebbe Lazio Pride DuemilaEsempre. Ma senza pedofilia, eh, che quel collegamento esiste solo in poche mente contorte. E invece di dire «Il Pride mai», avremmo evitato il terzo mandato di Cicchetti. Ma anche il primo e il secondo probabilmente. Ci vediamo a giugno, Leti’ e tranquilla: pure se sei eteroconfusa e omofoba ti vogliamo bene. Forse.
Immagine in evidenza di Andrea Talevi
Foto da Rietilife
Irene Moretti
Il suo codice fiscale dice che è nata nel 1985, a Orbetello (Grosseto), città che ha lasciato nel 2004 per trasferirsi a Bologna prima e a Roma poi. Laureata in Mass Media e Politica a Forlì con una tesi sul segreto di Stato, ha mosso i suoi primi passi tra le notizie nel 2006, innamorandosi della radio. Romantica illuminista, ama gli ossimori. Giornalista osservante. Ha scritto per conto terzi e a volte anche per sé. Diritti civili, fotografia, fantascienza e una vita affrontata di Fosbury. Il suo motto è “niente panico”.
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