ARRIVA FINALMENTE ANCHE IN ITALIA LA SERIE TV TRATTA DAI DIARI SEGRETI DI ANNE LISTER
La storia di Anne Lister è decisamente affascinante per la condotta audace nella vita sia privata sia pubblica, il tutto quasi ossessivamente registrato nei suoi diari: 5 milioni di parole, 7720 pagine per un totale di 27 volumi, di cui circa un terzo cifrate in un codice personalissimo, la «crypthand» secondo una sua definizione, un misto di greco, latino, simboli matematici e zodiacali. In codice infatti Anne Lister ha meticolosamente registrato la sua vita privata, il suo amore profondo per le donne, l’attrazione erotica immaginata e vissuta con le tante amanti, l’assoluta certezza di voler vivere in totale libertà ogni singolo aspetto della passione amorosa. I diari di Lister sono in questo senso un materiale d’archivio unico vista la rarità con cui certe esperienze non convenzionali sfuggivano alla cronaca delle vite quotidiane di altri tempi; non ebbero vita semplice tanto che, anche quando il codice fu decifrato, rimase il problema, ben più grave, dell’inappropriatezza dei contenuti. Fu solo nel 1988, con l’edizione curata da Helena Whitbread, che furono rivelate le tante storie d’amore lesbiche di Anne Lister. Whitbread lavorò ai diari in un periodo particolarmente favorevole agli studi lesbici che stavano appunto cercando di respingere la nozione dominante di “amicizia femminile romantica”, secondo la quale l’attività sessuale tra donne era altamente improbabile prima del periodo tardo Vittoriano. È stato proprio durante gli anni ’90 che le studiose Terry Castle, Anna Clark e Lisa Moore hanno attinto a piene mani dalle edizioni dei diari appena pubblicate da Whitbread per smarcarsi dall’idea malefica, ed evidentemente anche infondata, che non esistessero lesbiche prima del 1900 e celebrare infine la scoperta di una donna che ha meticolosamente registrato quello che faceva a letto, sui divani e in luoghi più o meno ameni con altre donne.
Un materiale così incandescente non poteva sfuggire al fagocitante mondo seriale che molto condiziona l’immaginario collettivo odierno. Già nel 2010 ci fu un adattamento televisivo della storia di Lister, The Secret Diaries of Miss Anne Lister, prodotto da Bbc Two, ma è nel 2019 che Lister diventa oggetto di grande attenzione mediatica, presentandosi sugli schermi televisivi via Hbo negli Stati Uniti e Bbc One in Gran Bretagna con la serie televisiva Gentleman Jack, ideata e sceneggiata da Sally Wainwright, rimasta in sospeso per circa 20 anni prima di arrivare in porto. Breve digressione per ben lodare i festival di cinema e cultura LGBTQIAP+ italiani fondamentali per la diffusione di film e serie tv che sempre faticano a trovare una via sui nostri schermi: grazie a Soggettiva 2010, per la direzione di Elisa Manici, fu possibile vedere The Secret Diaries of Miss Anne Lister e grazie a Immaginaria 2020, per la direzione di Cristina Zanetti e Elena Rossi Linguanti, sono state proiettate in anteprima i primi due episodi di Gentleman Jack.
A differenza del film, che si concentrava sul primo periodo della vita adulta, più precisamente sulla relazione con l’amatissima Mariana Belcombe che le spezzò il cuore, non ritenendo possibile una vita fuori dalle convenzioni sociali, la serie tv inizia quando Lister ha già 41 anni. La segue quando prende in mano le redini di Shibden Hall, la tenuta di famiglia a Halifax nella contea dello Yorkshire, entra in conflitto con molti dei proprietari terrieri della zona, decidendo di sfruttare meglio e in modo indipendente le miniere di carbone presenti nella sue proprietà. Soprattutto, si impegna per trovare una “moglie”, una female companion, che individua nell’ereditiera Ann Walker (Sophie Rundle). La presenza scenica di Anne Lister, interpretata magistralmente da Suranne Jones, è totalizzante e magnetica: vestita completamente di nero, abiti maschili, cappello a cilindro – una totale licenza poetica, come confermato dall’attrice – e un incedere sicuro e spavaldo che sembra dire a chi guarda di non aver paura di essere e volere quello che si desidera.
Quindi adesso non ci resta che metterci già in attesa della seconda stagione, di cui si sa solo che le riprese sono cominciate a novembre 2020, sperando che poi, una volta finita, sia presto tradotta e teletrasportata sui nostri schermi.
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