QUANDO IL TESTOSTERONE SCOMPARE DALLE FARMACIE
L’autunno ha portato fermento nel sottobosco degli FtM. Gli utilizzatori di Testoviron Depot 250 mg/ml, farmaco a base di testosterone enantato prodotto dalla Bayer, si sono visti negare in molte farmacie italiane l’accesso alla loro prescrizione.
Del resto, a causa dei regolamenti in vigore sul territorio nazionale, e in special modo della sunnominata Determinazione Aifa, acquistare il testosterone in farmacia può rivelarsi complicato per un FtM, anche in tempi di scorte floride. Delle formulazioni più potenti – le uniche adatte alla terapia ormonale per le persone FtM – è stato autorizzato soltanto l’uso su persone di sesso biologico maschile. Può capitare, così, che persone FtM con dati anagrafici al femminile si vedano rifiutare le fiale dal farmacista.
In nessun caso il mondo farmaceutico, sia sul versante produttivo sia su quello della regolamentazione, riconosce, nelle indicazioni d’uso dei suoi prodotti a base di testosterone, la possibilità che un gruppo di bio-femmine li impieghi col proposito di sviluppare caratteri sessuali secondari maschili, neanche dopo decenni di diffuso utilizzo a questo scopo. Di contro, come si evince dai divieti e controlli accaniti, è accettato che uomini e donne possano usarli come sostanza dopante.
Da cui il paradosso: che il primo utilizzo, quello legale, non solo non è tutelato, ma neppure banalmente riconosciuto come reale nei testi normativi. Schede tecniche, direttive, regolamenti interni delle strutture sanitarie, delibere dei consigli regionali, template per esenzioni – nella vasta letteratura che controlla l’accesso al testosterone, mai da nessuna parte si fa riferimento all’esistenza di uomini transessuali. Il secondo uso, illegale, è invece quello in base al quale si crea la norma che restringe per tutti l’accesso al farmaco.
Impegnati per anni in un laboriosissimo percorso a ostacoli, in cui la nostra esistenza ci è progressivamente riconosciuta solo sulla base del soddisfacimento di requisiti medici e burocratici dettagliatamente descritti, è frastornante scoprire di non esistere fra i consumatori designati della classe di farmaci che ci permette di apparire ciò che siamo.
pubblicato sul numero 42 della Falla, febbraio 2019
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