Si tratta, di fatto, della prima tessera del Cassero, inaugurato nel giugno dell’anno precedente. Il tesseramento, che poteva essere annuale a 10.000 lire oppure mensile a 2.500 lire, fu promosso per il 1983 con una festa di tre giorni al Cassero e al Casalone dal 16 al 18 dicembre, con un volantino che annunciava la festa come «una eccitante sequenza di parties, feste, sfilate di moda, poesie e una valanga di altre presenze».
Ogni anno il 19 dicembre si festeggiava l’anniversario di fondazione e la nascita del Circolo. Abitudine che poi si è persa, privilegiando come ricorrenza quella dell’assegnazione del Cassero di Porta Saragozza.
Il Tiaso nel 1984 vede invece la fuoriuscita delle fondatrici Luki Massa e Nadia Magrini, cessando di lì a poco le proprie attività.
Provenienza: Centro di Documentazione Flavia Madaschi, Cassero LGBTI+ Center, Bologna
Letture consigliate:
Paola Cavallin, Nespole, nurzie e e camionare. Il lesbismo a Bologna anni ’70 e’80, Blix, 2002.
Franco Grillini, Ecce omo. 25 anni di rivoluzione gentile, Rizzoli, 2008.
Massimo Prearo, La fabbrica dell’orgoglio. Una genealogia dei movimenti LGBT, ETS, 2016.
Beppe Ramina (a cura di), Ha più diritti Sodoma di Marx? Il Cassero 1977-1982, Quaderni di critica omosessuale n. 10, Centro di Documentazione Il Cassero, 1994.
Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Feltrinelli, 1999
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