Le Monocle in una foto del 1937, per l’agenzia di stampa statunitense ACME Newspictures

Durante gli anni ‘20 del secolo scorso, Parigi era nel pieno di una delle sue fasi cicliche di fermento socio-culturale. All’interno di questo clima di relativa tolleranza, aprirono anche molti locali rivolti a una clientela LGBTQ+. Tra questi c’era Le Monocle, situato al numero 60 di Boulevard Edgar Quinet, a Montparnasse. 

Aperto da Lulu de Montparnasse, fu tra gli anni ‘20 e ‘30 uno dei più celebri locali lesbici d’Europa, frequentato da donne come Marlene Dietrich e Radclyffe Hall e immortalato in numerosi scatti dal fotografo franco-ungherese Brassaï. 

Il nome prendeva spunto dalla moda, molto in voga nella comunità lesbica dell’epoca, di indossare un monocolo a immancabile corredo di smoking e capelli corti con brillantina. Cabaret con bar e piccola pista da ballo, visse la sua fase d’oro fino al 1940, quando l’occupazione nazista fece precipitare la città in un clima di terrore, arresti e deportazioni. Nel 1941 ci fu un cambio di gestione e, dopo la liberazione di Parigi nel 1944, il club continuò per oltre tre decenni a essere un punto di riferimento, ma via via sempre più sbiadito, per la comunità lesbica cittadina. 

Oggi, a memoria dei fasti passati, al numero 60 di Boulevard Edgar Quinet resta l’entrata originale del locale a forma di monocolo. 

Provenienza:

Centro di Documentazione Aldo Mieli, Carrara

https://www.facebook.com/Centro-di-Documentazione-Aldo-Mieli-105584828627580/

Letture consigliate:

Cosnard, Denis, Frede, Editions des Equateurs, 2017.

De Leo, Maya, Queer. Storia culturale della comunità LGBT+, Einaudi, 2021.

Tamagne, Florence, Histoire de l’homosexualité en Europe. Berlin, Londres, Paris 1919-1939, SEUIL, 2000.