L’OBIETTIVO DEI PRO-LIFE STATUNITENSI È ARRIVARE ALLA CORTE SUPREMA

L’Alabama ha approvato la legge contro l’aborto più restrittiva e con le pene più severe a ora esistente negli Stati Uniti.

Il 30 aprile il provvedimento è passato alla Camera con 74 voti favorevoli e 3 contrari. Il Senato l’ha riapprovata 25 a 6 (1 astenuto, 3 assenti) il 14 maggio. 25 su 25 sono uomini bianchi repubblicani. Il polverone mediatico non ha fatto in tempo ad alzarsi che la Governatrice dell’Alabama, Kay Ivey, ha posto la firma finale di approvazione oggi, 16 maggio. Ha poi commentato che la legge difende la convinzione dell’Alabama che ogni vita sia un sacro dono di Dio. I sacri doni di Dio hanno la data di scadenza a quanto pare, dato che nell’Alabama la pena di morte è ancora applicabile.

Non è il primo caso di questo tipo. Solo nel 2019, Georgia, Kentucky, Mississippi, Ohio, Arkansas e Utah hanno passato leggi che accorciano il periodo in cui si può compiere un aborto. Perché questo scandalo con l’Alabama allora? Perché lo Human Life Protection Act vieta quasi in toto di abortire. È concesso farlo solo se il feto ha malformazioni letali, se vi sono gravi rischi di salute per la genitrice o se la gravidanza è ectopica (l’embrione non è situato nella cavità uterina). La minoranza democratica del Senato ha tentato di modificare la legge per permettere l’aborto anche nei casi di stupro e d’incesto, ma tale proposta è stata bocciata 21 a 11. Sì, i 21 erano sempre tutti uomini bianchi repubblicani. I dottori possono opporsi? Dal 2017, l’Alabama Health Care Rights of Conscience Act protegge gli obiettori di coscienza. Verrebbe da pensare che sia possibile fare l’obbiettore di coscienza al contrario. Un dottore potrebbe eseguire un aborto, con il consenso del paziente, se la sua moralità così gli indicasse. Invece no: questa legge lo punirebbe con fino a 99 anni in prigione.

Dal 1973, quando la Corte Suprema statunitense è stata chiamata deliberare sul caso Roe v. Wade, in tutti gli Stati Uniti l’aborto è legale. Di fatto, l’Human Life Protection Act non potrà essere applicato immediatamente. Questa legge tuttavia, come le altre leggi anti-aborto, ha proprio lo scopo di mettere in discussione la decisione del ‘73. Nel 2016 una legge texana simile a questa è stata respinta, ma la composizione della Corte Suprema è cambiata. Il nono membro della Corte, al tempo vacante, è ora Neil Gorsuch, un conservatore scelto da Trump, come lo è anche Brett Kavanaugh, che nel 2018 ha sostituito il più liberale Anthony Kennedy. Vi sono ora cinque membri conservatori su nove, e Trump da sempre spinge per cambiare Roe v. Wade. Questa legge non va quindi considerata solo un simbolo, una mossa per tenersi stretti i voti cristiani. È soprattutto un tassello per rimettere in discussione il diritto di abortire in tutti gli Stati Uniti. I pro-life americani, con il supporto del governo Trump, vogliono prima restituire agli stati il potere di decidere sulla questione e poi tentare di dichiarare l’aborto incostituzionale.
Come ha detto Kirsten Gillibrand, una delle candidate democratiche per la presidenza del 2020: «This is a war on women, and it is time to fight like hell».