Mentre in Marocco Marlene Dietrich portava in scena il primo bacio omosessuale del cinema sonoro, la presidenza Hoover faceva approvare negli Stati Uniti una serie di restrizioni note come Codice Hays, al fine di limitare le depravazioni che gli Studios hollywoodiani avevano mostrato nelle produzioni di quegli anni, instaurando un clima di pudore conservatore.

Censurando tutto ciò che contravvenisse alle leggi naturali o divine, il codice rimase attivo fino alla fine degli anni ‘60 sebbene per temi come l’omosessualità continuò a essere tacitamente osservato nelle produzioni delle principali major per diversi decenni ancora, relegando i personaggi LGBT+ a morti atroci o a ruoli marginali.
Bisognerà aspettare l’89esima edizione degli Oscar, con Moonlight, per vedere trionfare nella categoria miglior film la prima pellicola a tematica LGBT+. Una volta trovata la busta giusta.

pubblicato sul numero 32 della Falla – febbraio 2018

immagine realizzata da Claudia Tarabella