La puzza di mimose può annunciare solo una ricorrenza: la festa delle donne! 

Anche se il nome è Giornata internazionale della donna, dato che c’è ben poco da festeggiare. L’origine si trova nella relazione tra il primo femminismo e il socialismo che ne sosteneva le rivendicazioni. Sono tante le date in cui avvennero dimostrazioni per i diritti delle donne durante i primi del Novecento; l’8 marzo venne scelto per ricordare una delle più importanti: nel 1917, a San Pietroburgo, le donne guidarono la rivolta che chiedeva l’uscita dalla guerra.

Davanti al divario salariale, ai femminicidi in aumento, alle discriminazioni del patriarcato, così come alla negazione dei diritti delle persone migranti, o alla mancanza di provvedimenti per la crisi ambientale, siamo tutte invitate* da Non Una di Meno alla mobilitazione e allo sciopero sia per l’8 che per il 9 marzo. Non solo quello da scuola o lavoro, ma da tutte le mansioni di cura. Oggi come ieri, il movimento femminista e transfemminista rivendica la fortissima natura politica di questa giornata.

Pubblicato sul numero 53 della Falla, marzo 2020