Tre momenti strettamente legati fra loro, uniti dalla voglia di crescere e fare comunità. L’epidemia che ci ha preso negli ultimi anni ha evidenziato quanto fragili possano essere le reti di sicurezza alle quali normalmente ci affidiamo: famiglie lontane, amic* impegnat*… E proprio per far fronte a queste nuove difficoltà, il Cassero ha risposto al bando regionale dell’Emilia Romagna, e-Care, e ha pensato per il Gruppo Senior, settore in attività da molti anni che mette in contatto fra loro le persone LGBTQ+ over cinquanta, una serie di progetti che si svilupperanno nei prossimi mesi. 

Obiettivo generale è la sensibilizzazione sul tema dello stigma e della solitudine; quello specifico è di riuscire a raggiungere e coinvolgere attivamente un maggior numero di individui nel target, residenti a Bologna ma non solo.

Partiranno presto alcuni incontri di formazione digitale gratuita, da remoto, in cui Giulia Galli – attivista del Cassero di lunga data e responsabile della Comunicazione del circolo – fornirà a chi parteciperà conoscenze basilari su vari strumenti informatici: come scrivere un testo, come inviare o rispondere a una mail, come creare un profilo sui principali social e accedere alla community You BOS (portale di informazioni su eventi, attività e appuntamenti dedicati a caregiver e volontariato per le persone anziane); come utilizzare al meglio l’identità digitale (SPID: Fascicolo Sanitario Elettronico, siti della Pubblica Amministrazione) e come approcciarsi agli strumenti per la comunicazione e per il lavoro in condivisione.

La scorsa settimana, domenica 17 ottobre, Antonella Veggiani ha facilitato un workshop in presenza basato sul fare e sul sentire seguendo le metodologie dell’educazione non formale. 
Veggiani si occupa di Enf dal 2012, di inclusione e gestione delle diversità nel terzo settore dal 2016 ed è volontaria del Centro Risorse LGBTI.

Quattro ore intense, con un momento di pausa per il pranzo sociale, per un laboratorio di auto-narrazione volto ad allenare al racconto di sé, dove sono state sperimentate varie forme ed esercizi in un ambiente non performativo e utilizzati strumenti, oggetti e giochi diversi per allontanarsi dal quotidiano e dagli schemi abitudinari, approcciandosi in modo insolito alla propria esperienza e a quello che si è voluto condividere. Attività individuali e collettivo-collaborative per stimolare l’ascolto attivo ed empatico e per valorizzare le storie anche nel racconto del gruppo verso l’esterno. 

Il Gruppo Senior si incontra virtualmente ogni seconda e quarta domenica del mese e tornerà in presenza al Cassero appena questo sarà di nuovo possibile. Gli incontri sono calendarizzati fino alla fine dell’anno e si pongono obiettivi precisi: crescere come gruppo e offrire assistenza reciproca in casi di necessità, attraverso la condivisione di ricordi, inoltre, si cerca di creare una storia condivisa e partecipata. 

I progetti del bando e-Care, quindi, segnano il filo del Racconto della nostra vita, laboratorio condotto dallo psicoterapeuta Carlo Jamoletti che lo scorso anno ha sollecitato il gruppo a riflettere sul 50° anniversario della nascita del movimento di liberazione LGBTQ+ italiano, attraverso interviste approfondite e come facilitatore-moderatore per esperienze di narrazione incentrate sulla valorizzazione della memoria, come insieme di esperienze, racconti, espressioni aperte del proprio vissuto, possibile oggetto di interscambio e di autentica conoscenza reciproca. 

Intersecando più settori del Cassero, da queste storie di vita vissuta nascerà nei prossimi mesi una rubrica periodica sulla Falla, nella quale le/i partecipanti agli incontri racconteranno i propri successi, gli insuccessi e i piccoli, grandi cambiamenti vissuti.

Chiunque voglia unirsi al Gruppo Senior LGBT, chiedere informazioni, partecipare ai prossimi eventi e alle formazioni in programma in presenza o on-line, può scrivere a senior@cassero.it oppure chiamare il numero 3473244320.