Dieci anni di storia
Quest’anno ricorre il decimo anniversario della nascita di Peopall, laboratorio politico del Cassero LGBTI+ Center e gruppo di attivistə che si occupa di ideare e (co)organizzare – in stretta collaborazione con le diverse realtà locali – iniziative politiche, eventi e manifestazioni relative alle tematiche queer, coinvolgendo la comunità e la cittadinanza. Tra queste, la grande occasione del Pride.
Durante il Pride nazionale del 2008 tenutosi a Bologna, un gruppo chiamato “Cassero Fuori” pose le fondamenta per lasciare spazio, qualche anno dopo, alla nascita di Peopall per come lə conosciamo oggi. Nel 2012 lə attivistə di Peopall si impegnarono – insieme a tutte le altre realtà – nella realizzazione della seconda edizione del Pride nazionale. Dopo quest’evento Peopall decise di porsi l’obiettivo di incanalare le energie, il coinvolgimento, l’entusiasmo e la voglia di partecipazione in un progetto più grande e continuativo. Valeria Roberti – classe 1984, animata dallo spirito di creare comunità, interazione, dialogo, scambio tra identità, e già attiva all’interno dei diversi gruppi e settori del Cassero LGBTI+ Center – si pose, insieme alle altre soggettività impegnate, una grande scommessa: la continuità del neonato gruppo.
Peopall si pone come realtà laboratoriale di formazione e discussione, occupata nell’organizzazione delle principali attività e iniziative sociali e politiche, svolte in occasione delle principali giornate del calendario laico-frocio di cui fanno parte le ricorrenze storicamente, socialmente e politicamente più importanti per la comunità queer e non. Tra le giornate di grande impegno per lə attivistə, infatti, vi sono il 17 Maggio – Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia, la bifobia, l’afobia – verso la quale e per il quale tutto il gruppo si è sempre impegnato nella realizzazione di campagne di sensibilizzazione, sia per le strade di Bologna che sui canali social; e l’11 Ottobre – giornata in cui ricorre il Coming Out Day, da sempre un tema di non poca considerazione ed entità per la sua importanza personale, e proprio per questo politica.
Caratterizzato da un dualismo tra dibattito e logistica di istanze fondamentali e dei principali eventi, negli anni Peopall ha organizzato e creato spazi di condivisione, dialogo, scambio, dove chiunque potesse sentirsi in grado di esprimersi e scoprirsi, ma anche di imparare, condividere, socializzare. Dalla discriminazione e dalla violenza di genere ed omolesbobitransafobica, all’importanza di un linguaggio inclusivo, di una rappresentazione e di un’informazione e formazione visibilizzante, fino ad arrivare all’abbattimento di diversi stigmi che caratterizzano la nostra società. Questo e tanto altro è ciò di cui Peopall si occupa ed in cui si impegna quotidianamente.
Sebbene due anni di pandemia abbiano rallentato le attività, è degna di nota la ferma volontà del gruppo e di numerosə nuovə attivistə che, alla riapertura, hanno deciso di unirsi a Peopall e mettere a disposizione le proprie energie per la causa transfemminista queer.
A ciò ha fortemente contribuito la rabbia dovuta alla bocciatura del DDL Zan, che ha svegliato in molte persone una voglia di rivalsa per l’ennesimo oltraggio ai propri diritti e alle proprie esistenze. Rabbia che ha portato anche alla creazione della rete cittadina Rivolta Pride – composta da collettivi, associazioni, persone LGBTQIAP+ – con lo scopo di dare voce alla comunità a partire da bisogni materiali e desideri, a cui lə stessə Peopall – con lə suə attivistə – prende parte.
Partitə quasi per follia, fuori dagli schemi, Peopall è cresciutə negli anni sino a diventare quello che è oggi: un gruppo orizzontale e intersezionale, all’interno del quale ogni identità e soggettività ha il medesimo valore. Un luogo dove non si viene giudicatə per ciò che si è, in cui si celebra la diversità e s’impara a conoscerla e rispettarla. Uno spazio in cui si viene coinvoltə e invogliatə a mettersi in moto e lottare, in cui le idee di tuttə contano e tuttə possono farsi avanti per agire nel bene della comunità.
Attivismo, scambio, intersezionalità: questo, e tanto altro, è Peopall.
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