di Gaeta Jones

Vi è mai capitato di vedere l’orologio e l’ora che segnava era uguale ai minuti, per dire 07:07? A me capita spesso. Dal 2001 faccio una foto dell’ora e poi segno quello che stavo facendo in quel momento, o a cosa stavo pensando, o con chi ero. Con l’avvento dei blog ne ho creato uno segretissimo e privatissimo. Ebbene, ieri sono andata a sfogliarlo, ma mai nessuno saprà il nome del blog o su quale piattaforma sia. Le date esatte non me le ricordo più, ci son solo le ore. Pagine intere di cose deliranti che si fondono tra fantasia e realtà. Vorrei condividere uno scorcio dei miei manoscritti, perché in fondo è uno scorcio anche del mio vissuto.

E da oggi già lo so che quando mi vedrete mi chiederete “Che ora è?” o “Mi fai vedere le tue foto?”

Ore 01:01

Finalmente dopo quindici giorni mi cambio le mutande. Ma non ho nessun eczema genitale come Bruce Robertson.

Ore 05:05

Usare lo stucco per il legno come scrub non ti fa bene alla pelle.

Ore 22:22

In alcuni momenti ho sentito il peso di tutto il mondo su di me, poi ho cambiato posizione.

Lui sotto e io sopra.

Ore 07:07

Passare da una Kelly a una Birkin. Hermes può farti aspettare degli anni, la mia insonnia sotto gli occhi me le fa avere dopo una nottata.

Ore 21:21

Non si deve soffrire di solitudine. È l’unica amica che abbiamo. Specie se il sabato sera non hai la macchina.

Ore 16:16

Il dottore mi ha appena segnato la gastroscopia. Dice che sentirò dolore e fastidio. Se sapesse che dopo che m’aggia sces ò pall e Totonno nulla è più doloroso per la mia gola!

Ore 04:04

La mia amica è rimasta impantanata con l’auto nel fango. Ho iniziato a invocare tutti i poteri delle femminelle:

– Potere del rossetto sbavato, dacci la forza

– Potere del fard iridescente, potenziaci

– Potere del tacco 18, innalzaci

– Potere dell’ombretto luminescente, illuminaci

– Potere del mascara indelebile, vieni a me

Tutte ridevano ma quando in coro abbiam detto “Vieni a me” ha funzionato. La macchina è andata.

Ore 08:08

Quando finisce il detersivo della lavatrice per i bicchieri usare il Vetril. Per le posate l’aceto. Per le pentole il sapone di Marsiglia.

Ore 14:14

Mi si è azzeccata past e patan. Mo mang’ cuoll e cazz.

Ore 21:21

Fumo una sigaretta.

Ore 12:12

Jogging nel parco:

1° giro: il marocchino sulla panchina mi fissa

2° giro: il marocchino mi ha sorriso

3° giro: ha le cosce aperte

4° giro: si tamburella le dita sul pacco

5° giro: mi ha inseguita

6° giro: mi sta aspettando dietro l’albero sull’ultima curva

7° giro: amma fernut e correre… ma o futting brucia lo stesso i grassi o no?

….

20° giro: sono come Ronette Pulaski di Twin Peaks.

Ore 23:23

Quella del piano di sopra sta scrutulliando la tovaglia dal balcone. Mò sagl’ ngopp e l’abboff e mal parol e se parla ce facc nu bellu paliaton.

Ore 16:16

Sto con la Branà e la Coco che aspettiamo che inizia il congresso. Non ho mai visto tanta gente per un congresso. Quelle a fianco sono venute con le guantiere di pasticcini.

(Mai festeggiare prima della vittoria).

Ore 20:20

Faccio la lavatrice.

pubblicato sul numero 6 della Falla – giugno 2015