I Pride sono un antidoto, insufficiente, ma necessario, a questa spocchiosa e pericolosa fascisteria. Lesbiche, trans, gay, bisessuali, intersessuali e tutte le identità che si esprimono liberamente e apertamente sono nel mirino. Siamo tutte bosniache, siamo tutti Rom e Sinti, accomunati dallo stigma di questi miserabili che sono al governo e che pretendono di essere al potere. Siamo ribelli che costruiscono ponti e che sabotano le casematte fasciste.
Pubblicato sul numero 46 della Falla, giugno 2019
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