L’11 settembre 2001 il volo United 93, in partenza dalla costa est e con arrivo previsto sulla costa ovest, viene dirottato assai prima della sua destinazione, sui cieli dell’Ohio, per dirigersi furioso verso qualche edificio alquanto prezioso di Washington D.C., tra i quali la Casa Bianca.

Uno sparuto ma intrepido manipolo di persone, cavatosi dalla paura e preso atto telefonicamente del già avvenuto schianto newyorchese, ha affrontato i sequestratori, provocando così la delittuosa fine del velivolo non sull’ignara amministrazione Bush, bensì su campi pensilvani. Tra questi intrepidi disinnescatori dell’omicidio di massa uno in particolare: Mark Bingham, imprenditore e rugbista, bello e prestante, impavido e omosessuale.

pubblicato sul numero 28 della Falla, ottobre 2017

immagine realizzata da Claudia Tarabella