di Vincenzo Branà
Che città è Bologna? Dotta o Grassa? Busona, come la definisce Guccini, o “sazia e disperata”, come disse qualcuno più disperato di lei? Magica, rossa, libera, laica, antifascista: chi sarebbe in grado di tracciare un profilo senza sbavature, il più accurato possibile, della nostra città? Per avvicinarsi a questo traguardo forse bisognerebbe innanzitutto farsi carico dello sguardo degli altri, scambiarsi le prospettive ma anche le scarpe, sommare voci e punti di vista, condividere idee. E una volta chiarito com’è la nostra Bologna, chi saprebbe dire invece come la vorremmo?
Quel giorno, stando agli slogan del governo, questo paese dovrebbe già avere una legge per le unioni civili. Se sarà così, chi fino ad oggi ha confuso la nostra richiesta di diritti con una corsa verso la normalizzazione, scoprirà che per noi la parità è soltanto un presupposto, quello che serve per portare a termine un vero cammino di liberazione. Tutte e tutti assieme, magari proprio a partire da Bologna.
pubblicato sul numero 5 della Falla – maggio 2015
Perseguitaci