Car* cuori in fallo, 

non so come chiamare la mia nuova Dom. Mom mi mette a disagio, più che altro per le implicazioni incestuose. Come posso chiamarla?

***

Car* anonim*, devo ammettere che in un primo momento la tua domanda mi ha lasciata completamente spiazzata: non ho capito una singola parola di ciò che hai scritto. Poi mi è venuto il dubbio che potesse trattarsi di uno di quei giochi con cui ai vecchi tempi ci intrattenevamo io e la mia carissima amica d’infanzia, la baronessa Von Versohlen, per cui ho deciso di farle una telefonata. Lei ha confermato i miei sospetti e ha saputo darmi qualche consiglio.

Alla luce di quello che mi ha detto, mi sento di riproporre una delle risposte più gettonate di Cuori in Fallo, ovvero «perché non ne parli con lei anziché con noi?» È la tua dom, questo è vero, ma al di là della fantasia di sottomissione dovrebbe esserci anche un meta-dialogo sui termini e i limiti della fantasia stessa, no? Potete decidere assieme un appellativo meno edipico e poi durante i giochi potrai obbedire a ogni suo ordine senza il timore di ritrovarti un giorno a uccidere tuo padre per poi trafiggerti gli occhi e condurre il resto della tua vita in esilio.

Mi scuserai se non mi dilungo oltre, ma erano anni che io e la baronessa non scambiavamo quattro chiacchiere e ci siamo entrambe rese conto di avere molto su cui aggiornarci.

Freudianamente tua,

U.P. Elisabeth

Il gioco dell* slave è il più difficile che io conosca ma anche il mio preferito. 

Amica mia, la prima regola è che tu non devi decidere proprio niente, se non quando interrompere il gioco. Come chiamare la tua Dom lascialo decidere a lei. 

Rispetta i suoi ordini. Venerala come un* slave dovrebbe venerare il/la sua superiore. Nel gioco, a letto e anche nel bagno – se vi capita di giocare lì – ma non lasciare mai che il gioco si insinui nel tuo privato o nel tuo personale. 

Puoi anche volerle bene, se lei te ne vorrà. Non te lo vieta nessuno, ma ricordati che lo strumento più grande che hai a disposizione è il dialogo. Attraverso cui potrai sempre discutere con lei di tutti i tuoi dubbi: la vostra comunicazione è imprescindibile, non dimenticartelo. 

Ricordati anche di lasciare sempre la porta d’emergenza libera. Ben oliata e pronta per essere usata, se e  quando chi ti domina dovesse dimenticarsi degli accordi che avete preso. È una brutta sensazione scoprire che, proprio quando ne hai bisogno, è inceppata.

Sii un* brav* slave,

ISAURA