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CUORI IN FALLO – Mascolinità tossica
Cuori in Fallo

CUORI IN FALLO – Mascolinità tossica

Cari Cuori in Fallo, ho un amico che si lamenta di non riuscire a trovare un partner perché a lui piacciono solo ragazzi «etero, attivi o comunque maschili». Come faccio a tirarlo fuori dalla sua mascolinità tossica? – Davide

Caro Davide, 

penso che il problema del tuo amico non sia tanto quello di non riuscire a trovare un partner che soddisfi i suoi (discutibili) gusti, ma piuttosto quello di non essere a suo agio con la propria omosessualità. In altre parole, può darsi che egli soffra di quella che noi nel principato di Boemia chiamiamo internalisierte Homophobie, che credo si possa tradurre approssimativamente in italiano con “omofobia interiorizzata”.

L’esemplare maschile afflitto da questo male ha fatto suoi i pregiudizi della società nei confronti degli uomini omosessuali ed è terrorizzato all’idea di essere percepito come parte di una categoria che egli stesso disprezza e dalla quale cerca di discostarsi con ogni mezzo possibile. Vittima e carnefice allo stesso tempo, ricerca nel proprio partner un uomo che non metta in discussione la sua posizione, ma che anzi si discosti a sua volta dal modello stereotipato di omosessualità maschile, nella speranza che questo riscatti la loro relazione come normale.

Se c’è una cosa che un anno di pandemia di SARS-CoV-2 ci ha insegnato, tuttavia, è che quella del negazionismo è una strada infausta. È per questo motivo che consiglierei caldamente al tuo amico di iniziare a porsi delle domande sui motivi che lo spingono a cercare questa tipologia di uomini. Si interroghi prima su di sé e poi sugli altri. Potrebbe scoprire di essere egli stesso la causa delle sue pene d’amore.

Analiticamente tua,

U.P. Elisabeth

***

Caro Davide,

ti confesso che la tua domanda mi ha posto qualche problema. È un argomento di cui di per sé è estremamente difficile parlare, se poi mi dai così poche informazioni… è un disastro. Consiglio caldamente un’attenta lettura della risposta della mia Rigorosissima Ama Elisabeth per quanto riguarda l’argomento omofobia interiorizzata. 

Ti risponderò però sul piano erotico-sessuale, ipotizzando che l’interesse del tuo amico verso i maschili sia dettato dal semplice fatto che gli piaccia baciare una barba e pizzicare dei fantastici capezzoli pelosi. Maschili, in fin dei conti non vuol dire necessariamente MxM, no? E poi, se fosse per una pura performance sessuale… Sarebbe un problema? 

La sessualità è un qualcosa di fluido, complicato ed estremamente imprevedibile. Forzarla e chiuderla in una piccola scatola chiamata “ciò che è giusto, secondo me” la allontana dalla sua intrinsica essenza. In fin dei conti, se ci pensi bene, quello che per te (e per me) è tossico, potrebbe comunque essere un trigger erotico (vissutosecondoilprincipiodiautodeterminazione) per qualcun altr*.  

Non credo spetti a te definire per cosa è corretto che il tuo amico si ecciti  e per cosa non lo è. 

Sicuramente, per il tuo amico, essere un po’ più generoso e aperto lo aiuterà a trovare un partner. Il motto in ogni caso è “Sperimentare, Godere, Sculacciare”.

Chiudo dicendo questo, la mascolinità tossica è un problema – su cui tutt* dovremmo vigilare – ma l’idea di farmi sbattere le chiappe da un bestione tamugno e anche un po’ arrogante mi eccita parecchio. Questo non vuol dire che appoggi il partito MxM, ma solo che so che la mascolinità è un variabile molto influente nelle mie fantasie erotiche, basta sapere come non farsi mettere i piedi in testa e contrastare eventuali sprazzi di ignoranza. 

Sbattimelo al culo, 

Isaura Spanking

Immagini realizzate da Thomas Belvedere aka aThomics.

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