Nata a San Francisco a partire dal 1991, Anything That Moves è stata tra le pubblicazioni più significative a livello internazionale per il movimento bisessuale. 
Al suo interno compare il Bisexual Manifesto, un grande momento di svolta politica dell’attivismo Bi+ contemporaneo. Uscito proprio nel ‘91, ribadisce la necessità di lottare come persone bisessuali: non esistono solo due generi e non esiste un’unica definizione di bisessualità, ma tanti punti di lotta comune.
Anything That Moves mostra un approccio che oggi definiremmo intersezionale, con un’attenzione forte al tema del genere, dell’oppressione razziale, della sieropositività e della lotta politica. Tutti rimandi che appaiono all’interno della copertina, con riferimenti al Bi People of Color Caucus, al Jewish Bisexual Caucus, ad ACT UP e al progetto Remember their Names del 1988, così come all’alleanza tra lesbiche e bisessuali e all’opposizione alla guerra.

Anything That Moves, n. 2, primavera 1991. Copertina e retrocopertina

Nel 1991 non esisteva ancora la bandiera bisessuale; al suo posto tanti simboli che venivano usati per identificarsi in maniera politica. Tra i più riconoscibili, i Bi-angoli di Liz Nania, che compaiono nella maglietta dell’attivista con gli occhiali che manda un bacio alla fotocamera. È grazie ai loro colori che la bandiera bisessuale è rosa, viola e blu. Nell’angolo in basso a sinistra c’è la spilla Bi-phobia shield, che si rifà a Lani Ka’ahumanu, una delle pioniere del movimento bisessuale nord-americano. Era nota per aver sfilato ad alcune manifestazioni con letteralmente uno scudo con scritto «Bi-phobia shield». Le persone bisessuali non sempre erano riconosciute come parte della comunità e spesso venivano ostracizzate. Un’altra spilla recita «Bisexual and proud to be gay»: una delle posizioni più comuni era che le persone bisessuali dovessero identificarsi come gay o come lesbiche per portare avanti lotte politiche. La pratica fu presto abbandonata e nacquero diversi gruppi tra cui il BABN, Bay Area Bisexual Network, che creò la rivista Anything That Moves

Letture consigliate:

Shiri Eisner, Bi: Notes for a Bisexual Revolution, Seal Press, 2013. 
Loraine Hutchins e Lani Ka’ahumanu, Bi Any Other Name: Bisexual People Speak Out, AlysonPublications, 1995.
RobynOchs, Getting Bi: Voicesof Bisexuals AroundtheWorld, Bisexual Resources Center, 2009.