di Roberta Passaghe e Davide Proto
È il giorno di San Valentino, care falle, e se lo state passando sole e disperate a martoriarvi le gonadi esiste una sola ragione: non avete frequentato i migliori master in ambito di seduzione.
Se non vi siete mai imbattutə nel mondo delle scuole di seduzione, potete ritenervi scampatə a una dose massiccia di squallore. Certo, nello scoprire di accademie che insegnano la seduzione, la tentazione di farsi una risata e derubricare tutto a una stupidaggine è molto forte. È il caso, invece, di farsi crescere abbondante pelo sullo stomaco: è un mondo in cui convivono stereotipi, misoginia, manipolazione, stalking, statistiche completamente inventate. Ma concretamente di cosa si tratta?
Queste scuole propongono corsi per conquistare le donne (tutte, ma proprio tutte) e sono ideati per tutti, ma proprio tutti, coloro che siano pronti a mettersi in gioco. Il maschile qui è d’obbligo perché nell’immaginario di questi trainers la conquista della donna è appannaggio unicamente dell’uomo, oltre che una sua prerogativa e un suo dovere. Non ci sarebbe neanche da spiegare la pericolosità del propugnare un modello del genere, del riferirsi a un uomo come un seduttore, conquistatore e vincitore e alla donna come orpello del suo potere, oggetto delle sue rivalse sessuali: è la base della cultura dello stupro.
Quello di queste scuole è un mondo intriso di logiche manipolatorie e oppressive che generano pensieri sul come non sia facile gestire una donna economicamente indipendente ma come, allo stesso tempo, si debbano assolutamente evitare donne viziate se non si vuole soffrire per la paura di non poterle mantenere. I consigli pratici, in questi casi, sono di trovarsi una donna facile da gestire e che non faccia sentire l’uomo inferiore. E cosa è, esattamente, una donna facile da gestire? Ve lo spiegheranno loro: blog, corsi, video, libri, tutto un sapere a portata di mano e di moneta sonante. Stiamo facendo i conti con intrugli dottrinali recuperati dalla programmazione neuro-linguistica, mamma di tutte le pseudoscienze che abbiano come oggetto la comunicazione o il rapporto con il prossimo e base imprescindibile per tuttə ə aspiranti manipolatorə dell’ultima ora, un’accozzaglia di massime rubacchiate dalla psicologia, dalle tecniche di vendita e marketing, dalla saggezza popolare e mal interpretate a uso e consumo di guru e motivatorə.
Ci si imbatte con estrema facilità in personaggə che spacciano testi come The Game: Penetrating the Secret Society of Pick-up Artists (2005) oppure Men are from Mars, Women are from Venus (1992) come fonti di sapere scientifico, ammesso che non siano i trainers stessi a essere autori di qualche manuale. Eppure persiste un’assenza totale di elaborazione della complessità sulle relazioni interpersonali e una sistematica malafede nel propugnare l’idea di un binarismo insuperabile in cui, innanzitutto, tuttə siamo cis-etero e, secondariamente, vogliamo tuttə la stessa cosa: conquistare (i maschi) ed essere conquistate (le femmine).
Il ruolo attivo della donna nello scegliere con chi interfacciarsi è semplicemente inesistente, tanto che non si riesce a non provare disgusto e disagio nel leggere che è utopistico pensare che una donna sappia cosa vuole oppure che spesso una donna punta a un tipo di uomo che probabilmente ha un valore più elevato del suo e che quindi, sicuramente, non è interessato a lei. Al massimo per le donne si può fornire qualche consiglio di bellezza, di comunicazione non violenta per poter essere sempre accogliente e all’altezza delle aspettative dell’uomo. Questo atteggiamento verso il maschio, poi, sarà forse meno svilente in superficie, ma nasconde un’idea degli uomini tanto ingenua quanto pericolosa: che siano dei predatori da istruire. Sono dinamiche che ricordano la trama di doppio odio tipica degli incel: ti svilisco in quanto donna, ti odio perché non ti possiedo.
Ma qual è l’obiettivo di questi esperti del rimorchio? Difficile credere che si tratti di una condivisione disinteressata di conoscenza, sembrerebbe più una truffa basata sulla vendita di corsi collettivi o training individuali, che possono costare centinaia o migliaia di euro, e che si presentano come salvifici o risolutivi. Questi vengono propinati, con una retorica che ricorda moltə guru liberali del web, attraverso slogan che sottolineano che si deve investire su sé stessə o che è solo colpa nostra se non ci mettiamo in gioco per ottenere risultati migliori. In questo modo insistono sul senso di colpa də loro utenti e sfruttano le logiche faziose della cultura capitalistica. Infatti gli esperti della seduzione non si limitano a un solo ambito: i loro insegnamenti servirebbero anche ad avere successo nella vita grazie alla famosa mentalità simile a quella imprenditoriale che di per sé basterebbe per tutto. Donne, soldi e status: cos’altro potrebbe volere un uomo, al modico prezzo di uno stipendio medio? La loro credibilità sta in piedi grazie a una patina di vero in ciò che insegnano: credi in te stessə, cerca di capire gli interessi della persona con cui stai parlando, trova l’occasione giusta. Chi potrebbe mai dissentire? Il salto attraverso cui delle nozioni di socialità quotidiana diventano massime da grande espertə resta ancora da capire, e sarebbe certamente interessante approfondire. Quello che però emerge è che esiste un vuoto lasciato dalla società, su cui evidentemente si può lucrare, laddove dovrebbe esserci invece una solida educazione sentimentale e relazionale.
Per approfondire: youtube.com, reddit.com, theguardian.com
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