Dicembre è il mese dell’anno in cui varie festività invitano a fare dei regali alle persone che ci sono care e, a insindacabile giudizio della nostra redazione, non c’è regalo migliore di un libro… sì, ma quale scegliere? Per darvi una mano in questa impresa, che a volte può sembrare impossibile, abbiamo chiesto aiuto alla Libreria delle donne di Bologna che ci ha suggerito 5 titoli freschi di stampa e a ognuno è associato un consiglio per sperare di azzeccarci almeno un po’. (E ricordatevi di acquistare sempre i vostri libri preferiti nelle librerie indipendenti.)
- La gentrificazione è inevitabile e altre bugie di Leslie Kern – Treccani, 2022 (296 pagine, 24 euro)
Per l’autrice analizzare la gentrificazione (definita come estensione del colonialismo) contemplando solo gli aspetti economici o la classe sociale è limitante rispetto alla complessità delle strategie di speculazione messe in atto da privati e amministrazioni pubbliche. Le dinamiche di stravolgimento di quartieri e città e l’allontanamento di intere fasce di popolazione coinvolgono infatti anche le categorie di genere, razza, disabilità ed età; quindi solo un approccio intersezionale e transfemminista di indagine può restituirci un quadro più completo da cui partire anche per attuare strategie di resistenza e riappropriazione degli spazi.
Consigliato a: l’amicə che da piccolə giocava sempre a costruire case con i lego.
- Per una rivoluzione degli affetti. Pensiero monogamo e terrore poliamoroso di Brigitte Vasallo – effequ, 2022 (250 pagine, 19 euro)
Uno dei pochi testi in italiano sul tema delle non monogamie e delle nuove forme di relazione, in cui l’autrice (docente e attivista femminista spagnola) parte da un’analisi della monogamia come visione e modalità che non coinvolge solo la coppia o la famiglia, ma un intero sistema di dominio comprendente nazioni, confini e il nostro modo di relazionarci in ogni ambito. Infatti, le relazioni non monogame sovvertono ben più della coppia e si pongono come base per legami non gerarchici, di cura e solidarietà dentro reti di affetti non esclusive, e non prive di contraddizioni e limiti, ma che si generano nel costante tentativo di scardinare quella monogamia che ci isola lə unə dallə altrə.
Consigliato a: chi desidera esplorare il magico mondo del poliamore.
- Breve storia dei trattori in Ucraina di Marina Lewycka – Astoria, 2022 (320 pagine, 18 euro)
Una storia narrata attraverso un punto di vista ironico e particolare: la voce narrante del libro è quella di una donna, docente ormai affermata ma cresciuta in una famiglia di origini ucraine trasferitasi nella Gran Bretagna delle possibilità e delle migliori condizioni di vita. È lei che ci racconta le vicissitudini di un padre anziano e vedovo alle prese con la nuova giovane fidanzata ucraina e suo figlio. La storia di un’occupazione domestica e di uno sfruttamento economico che, al di là delle vicende sempre più comiche, ci dice molto della costruzione dei rapporti di potere che hanno portato alla formazione dell’Europa per come la conosciamo.
Consigliato a: chi vuole approfondire con ironia la storia dell’Ucraina e della caduta del socialismo.
- L’arte queer del fallimento di Jack Halberstam – minimum fax, 2022 (332 pagine, 19 euro)
Tramite vari esempi, dai film d’animazione all’arte concettuale, Halberstam mostra come certi fallimenti di cui ci sentiamo responsabili e di cui viviamo tutto il carico come persone queer, sono in realtà forme di resistenza a un sistema che prevede solo il successo (di coppia, familiare, professionale, sociale) come realizzazione massima in una società eteropatriarcale, capitalista e neoliberale che ignora chi resta esclusə. Fallire, non dover riuscire a tutti i costi, uscire dagli schemi di un sistema che vuole assimilarci per riprodurre se stesso, è un atto liberatorio in cui riconoscere le diverse forme di relazione che si generano nelle comunità queer come sovversive perché impreviste.
Consigliato a: tuttə noi che rivendichiamo il diritto di fallire, ma con stile.
- Sanguemisto di Gabriela Wiener – La Nuova Frontiera, 2022 (192 pagine, 18 euro)
Non è facile per l’autrice, peruviana che vive in Spagna, portare lo stesso nome di Charles Wiener, esploratore austriaco che trafugò vari manufatti precolombiani per l’esposizione del 1878 a Parigi. Assieme a un bambino strappato alla madre e portato in Europa per l’usanza coloniale di “addomesticare i selvaggi”. Questa storia ossessiona Gabriela che deve dipanare un groviglio di sentimenti di inferiorità, ma al contempo di orgoglio delle proprie radici, e il complesso rapporto con il passato che si riflette nella situazione relazionale poliamorosa composta dal marito (peruviano), dalla moglie (spagnola bianca) e da una donna colombiana a cui la legano il femminismo, le origini e il sesso.
Consigliato a: chi è appassionatə di decolonizzazione e relazioni dolcemente complicate.
Perseguitaci