La sua grandiosità è contenuta in ogni aneddoto che ci ha lasciato, nei suoi (pochi) scritti e nelle raccolte curate da suoi estimatori. Segnalo un paio di titoli per chi volesse deliziarsi con il suo raro acume, la sua elegante scaltrezza e la sua dirompente diversità: Sempre fiori, mai un fioraio di Paolo Poli con Pino Strabioli e Alfabeto Poli, a cura di Luca Scarlini.
Alcuni anni fa è stato nostro ospite a The italian Miss Alternative.
Ero emozionatissimo alla sola idea di incontrarlo. Mentre in camerino mi aiutavano a truccarmi per lo spettacolo che avrei condotto, puntualissimo e di smoking vestito, mi è comparso sulla soglia. Battendo il dito sull’orologio da polso mi rimproverò per il ritardo. Mi alzai per raggiungerlo e stringergli la mano. Avevo dei tacchi altissimi, una giacca da cuoco, una parrucca bionda e un lungo naso da Pinocchio in lattice applicato in viso. Le uniche parole che riuscii a pronunciare furono: «Se sono omosessuale è anche grazie a lei!». Mi squadrò spaventato e mi disse: «Certo!»

Pubblicato sul numero 55 della Falla, maggio 2020

Immagine realizzata da Riccardo Pittioni