Flavia Madaschi nasce a Fiume il 14/11/1942. Trasferitasi nel bolognese da bambina, porterà per sempre con sé questa esperienza di sradicamento, trasformandola in empatia. Impiegata alle Poste, fa la sindacalista per la Cgil, affinando la sua grammatica politica. Una volta in pensione, inizia la sua seconda vita come attivista LGBT+, diventando la rappresentante bolognese dell’Agedo. In questa veste, dispiega un’energia e una capacità di ascolto straordinarie, che la fanno amare da tutta la comunità LGBT+ indistintamente.
Graziata dal dono di saper parlare efficacemente in pubblico risultando sempre forte e decisa, riserva solo al privato i dubbi sul suo essere abbastanza, cioè la persona giusta, che fa le cose giuste nel modo giusto.
Muore a Bologna il 7/1/2015, lasciando un vuoto irreparabile in tutte le persone che le hanno voluto bene, a iniziare dal figlio Mattia e dal marito Oriano. Ancora oggi, chi l’ha conosciuta le scrive messaggi sul suo profilo Facebook per sentirla vicina.
pubblicato sul numero 39 della Falla – novembre 2018
immagine realizzata da Riccardo Pittioni, del collettivo artistico Gli Infanti
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