Tama Sumo è uno dei volti più familiari del famigerato Berghain di Berlino, da poco dichiarato dalla Corte di Berlino, non senza polemiche, luogo di alta rilevanza culturale, sancendone di fatto la natura eccezionale rispetto agli altri club tedeschi. Dj dal 1993, attenta selector mossa da una sincera passione per la musica house, Tama Sumo è nota per i suoi lunghi set al Panorama Bar, la sala finestrata del club berlinese dedicata alle sonorità più morbide della dance underground, spesso in combo con la propria compagna, Lerato, boss dell’etichetta cult Uzuri. In occasione della sua partecipazione al party speciale di Uncode per Gender Bender, abbiamo fatto una chiacchierata su Facebook.

Kerstin, vivi a Berlino, una città nella quale la cultura queer non mainstream è molto forte e in continuo cambiamento. Da addetta ai lavori, che ne pensi?

È vero, a Berlino la scena queer è molto vibrante, ma non c’è unità. Ci sono tante piccole nicchie separate, mentre la scena dominante e più visibile rimane la classica “scena gay”, con il suo carico omologante di ipermascolinità che, a mio avviso, va a discapito dell’esistenza di una scena più variegata e colorata. Oltre a una maggiore unità, mi piacerebbe che la scena queer si contaminasse di più anche con altre battaglie, come le lotta delle persone di colore, o delle donne, o delle persone transgender ecc.

In quanto dj, donna e lesbica, cosa pensi della situazione attuale della scena dance underground in merito alla questione femminile?

Penso che la scena del clubbing in Occidente (che è quella che conosco) risenta ancora in modo strutturale di un forte sentimento misogino, sciovinista e razzista. La maggioranza dei produttori e dei dj che ottengono attenzione dai media, che vengono pagati molto e che troviamo regolarmente nella programmazione dei club, è ancora rappresentata da uomini bianchi eterosessuali, e costoro non necessariamente rappresentano i migliori artisti in circolazione. Mi piacerebbe molto che i miei colleghi maschi bianchi ed etero si interessassero un po’ a queste questioni. E forse sarebbe interessante fare anche a loro queste domande.

I trend nella musica vanno e vengono. Dalla tua posizione speciale di dj internazionale e resident di uno dei club più importanti al mondo, cosa vedi nel futuro immediato?

Mi interesso poco dei trend, onestamente. Seguo piuttosto quello che sento e di conseguenza non posso dire dove mi porterà la mia sensibilità nel futuro. In generale ho l’impressione che ci saranno sempre più opzioni variegate e diverse, scene sempre più piccole e specifiche, con la loro estetica, la loro musica e il loro lifestyle.

Tre evergreen per Tama Sumo.

Tre dei molti classici che mi piacciono…

1) MAW feat. Roy Ayers – Our Time Is Coming

2) Azymuth – Avenida Das Mangueiras (SS Translation By Theo Parrish)

3) Gherkin Jerks – Tar Disc

pubblicato sul numero 19 della Falla – novembre 2016