Festa, farina e forca: Ferdinando di Borbone, re di Napoli, regolava così i rapporti con la popolazione. Feste per distrarre, pane sulle tavole e la paura della forca antidoto alle ribellioni. Restò sul trono per ben 66 anni.
Princìpi di governo sempre di attualità. Per gli italiani doc si apparecchia una tavola ricca di pietanze: reddito (a tempo) e pensione di cittadinanza, flat tax, pensioni a quota 100, condono fiscale e via godendo.
Al tempo stesso si incentiva il razzismo contro i poveri (essendo i migranti ricchi sempre i benvenuti), si scoprono i consumi morali, le domeniche in famiglia, si attaccano l’autonomia delle donne, i diritti delle persone omosessuali, la libertà di stampa e alla presidenza della Rai va un omofobo fan del Family Day. Si minaccia di togliere fondi al film di Andrea Adriatico su Mario Mieli estrapolando una frase da centinaia di pagine. Un elenco destinato ad accrescersi.
Le libertà (di parola, di pensiero, di comportamento, di scelte di vita) vengono indicate come freno al benessere generale.
Che importa se nei primi 7 mesi di quest’anno sono annegate 1.700 persone cercando di raggiungere l’Europa? Godiamocela, almeno un poco, tra noi italiani!
Ho un problema: così non me la godo. Provo piacere nel togliere a chi ha troppo e non a chi ha troppo poco, nel creare ricchezza di legami, nel curiosare nelle culture altrui e cercare di diventarne amico. Una resistenza a volte adirata e a volte gentile, che non chiuda gli occhi in cambio di qualche spicciolo in più.
pubblicato sul numero 39 della Falla – novembre 2018
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