Kanako, Doki e Puchiko, età media 23 anni. Uniforme da studentesse giapponesi, cresciute a manga e Sailor Moon, sono super kawaii (adorabili), e da qualche anno spopolano nella scena anime grazie alla loro progetto Honey Hime: una girlband in puro stile J-Pop (dove J sta per “Japanese”), di cui sono coproduttrici e coautrici dei testi, com’è ovvio, in giapponese. Fin qui tutto nella norma, senonché le nostre Honey Hime sono emiliane e preferiscono i tortellini al sushi.
Non riesco a smettere di immaginare che una mattina vi siate svegliate e, dopo aver impugnato lo scettro lunare di Sailor Moon, abbiate detto “io sono giapponese, e da oggi chiamatemi Kanako”. Ma è andata davvero così?
Quello che è successo si avvicina molto a ciò che hai detto tu! Abbiamo debuttato per gioco nel 2015 alla fiera Cos-Mo di Modena, senza aspettarci assolutamente nulla dalla nostra esibizione. È stato un grandissimo successo che ha convinto gli organizzatori a portarci come ospiti fisse in tutte le più importanti fiere d’Italia e da quel momento la nostra trasformazione è rimasta irreversibile.
E in famiglia come hanno preso questo vostro speciale coming out?
Ci siamo imbattute in critiche e commenti da parte di persone scettiche, familiari compresi, ma con il tempo siamo riuscite a dimostrare che la nostra passione può superare qualsiasi ostacolo e qualsiasi pregiudizio. Proprio come delle vere guerriere Sailor abbiamo lottato insieme per diffondere il genere musicale che ci sta più a cuore contando l’una sulla forza dell’altra e sul magico legame che ci unisce.
Sapete che correte il rischio di diventare icone gay?
Se questo dovesse accadere ne saremmo più che contente! Anche la comunità LGBT+, come noi, quotidianamente affronta grandi sfide per essere accettata pienamente in una società che giudica e non lascia libertà d’espressione, libertà di essere se stessi. Abbiamo obiettivi comuni e questo ci fa sicuramente essere in sintonia: se dovessimo realmente diventare delle icone portatrici di un messaggio positivo sarebbe per noi un grande onore.
Pubblicherete un vostro cd in Giappone: c’è qualche aspetto irriducibilmente italiano che voi portate nel vostro immaginario Icon Band?
Abbiamo collaborato con il grande Bratt Sinclaire nella creazione di un brano originalissimo dal titolo WE WANNA HAVE IT ALL. È una canzone che ci rappresenta molto, diversa della nostra canzone di debutto HONEY HYPE!, uno stile più maturo che vi sorprenderà. È uscita il 20 dicembre sulla Super Eurobeat 246 in Giappone sotto la casa discografica Avex. Normalmente nelle nostre canzoni originali e nei nostri live cerchiamo di portare in Italia quella che è l’immagine della idol in Giappone quindi ci concentriamo sia sul canto che sul ballo. Non disdegniamo le nostre origini italiane, infatti abbiamo pubblicato nel nostro mini-album Bee Yourself una versione in lingua italiana di uno dei brani, ovvero Oi, kimi!.
Sarete le indiscusse reginette della serata Anime Vibe, cosa avete in serbo per noi?
Sarà un evento spettacolare! Stiamo preparando una scaletta esclusiva e presenteremo in anteprima mondiale proprio a questo evento la nostra nuova canzone. Se volete essere i primi a sentirla dal vivo non potete assolutamente mancare!
pubblicato sul numero 31 della Falla – gennaio 2018
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