Quando nel 1979 la carica di primo ministro britannico andò alla conservatrice Margaret Thatcher la situazione locale e globale era critica, specialmente a causa dell’aumento del costo del petrolio. La strategia adottata da Thatcher consistette nel limitare la spesa pubblica – tagliando fondi allo Stato Assistenziale – ridurre la pressione fiscale per le classi agiate e una sistematica privatizzazione di aziende pubbliche. L’idea di fondo è che il soggetto economico par excellence sia l’imprenditore e che meno tasse per le classi ricche significhi maggiori investimenti nelle aziende e, quindi, un generale miglioramento dell’economia nazionale. La nascita di questo modello politico-economico, quello neoliberista, che si diffonderà a macchia d’olio in Europa e in America, non incontra le simpatie di tuttǝ. In seguito alla morte di Margaret Thatcher, l’8 aprile 2013, diventa popolare una campagna su Facebook ideata da un gruppo di attivistǝ anticonservatorǝ (progetto nato nel 2007). La campagna consiste nell’invitare ad acquistare Ding Dong! The Witch is Dead dalle principali piattaforme digitali, così da far arrivare la canzone nella classifica dei singoli più acquistati del Regno Unito. Durante la settimana di lutto nazionale per la morte della ministra, la canzone arriva al secondo posto. Settantaquattro anni dopo la prima apparizione della canzone nel musical del Mago di Oz, Ding Dong! The Witch is Dead viene acquistata più di diecimila volte in poche ore. Mentre la regina è vestita a lutto, parte del paese festeggia «the joyous news that the wicked old witch / Was finally done in!».

Illustrazione di Claudia Tarabella