Cos’è il woke? Rispondere a questa domanda potrebbe essere la mia tesi di laurea. Ma dove trovare il woke? A quanto pare c’è uno strumento apposito per i videogiochi, il Woke Content Detector! Si tratta di una community di Steam, la principale piattaforma di gaming su PC, nata negli scorsi mesi per individuare, catalogare e mettere in guardia da (citando il loro topic metodologico) «qualsiasi immagine, messaggio, personaggio, narrazione, dialogo, musica o meccanica di gioco che includa temi associati alla sinistra nella politica occidentale contemporanea». Tutto il forum è un esempio da manuale della paranoia delle persone privilegiate che hanno bisogno di essere rassicurate che nelle loro partite non saranno minacciate da omosessuali o donne in ruoli non subordinati.

Tra le tematiche che rendono un videogioco woke mi aspettavo sicuramente quelle LGBTQIA+, femministe, decoloniali, ambientaliste e anticapitaliste, ulteriormente etichettate anche come «anti-uomini, anti-eterosessuali, anti-bianchi, anti-occidente». Più insolita e buffa è invece l’etichetta «anti-armi», da cui mi rendo conte che questa community ha uno sguardo prettamente statunitense: la versione remaster della trilogia di Spyro ad esempio è woke perché il genio della lampada Bombo (un chiaro riferimento islamico con turbante e tappeto volante) si chiama ora Bob, e i fucili e le pallottole sono state sostituite da lancia-laser. Ma anche Disco Elysium fa tremare gli USA per una «pervasiva discussione sui temi sociali» comprendenti anche il comunismo, anche se «non è chiaro se pro o contro».

La community è partita da un solo utente ed è cresciuta in poco tempo elaborando una lunga lista di recensioni positive per i giochi «che non contengono contenuti woke», negative per contenuti ritenuti woke accuratamente categorizzati e “informative”: bisogna fare attenzione perché in Skyrim c’è la possibilità di celebrare matrimoni gay e una guerriera ti chiede se la vista di una donna forte ti infastidisce. E qui il solito retaggio misogino travestito da storicismo: il Detector segnala i contenuti pro-DEI (Diversità, Equità e Inclusione), e quindi Assassin’s Creed Odyssey è woke perché «è una forzatura» che ci siano donne guerriere in un’ambientazione greca antica. Parimerito woke Age od Empires II perché introduce in un’espansione delle donne romane in ruoli «storicamente inaccurati, come in miniera o nei cantieri assieme agli uomini».

Addirittura Hades II è woke perché la dea Estia ha la vitiligine, così come molti titoli degli ultimi anni che optano finalmente per «tipo di corpo al posto di sesso biologico» nella creazione personaggə– sì, anche Elden Ring è woke. Interessante notare come sia woke anche Cyberpunk 2077 per i suoi «messaggi pro-transumanisti» e l’incoraggiare le modifiche al proprio corpo, temi caposaldo dell’omonimo sottogenere dello sci-fi e che possiamo effettivamente leggere in chiave trans*. Ma voliamo basso con un cavallo di battaglia della critica anti-woke, che vede tanti adepti tra i fan reazionari di Tolkien: Return to Moria è woke perché ci sono nane e nani neri.

Ma cosa può giocare al giorno d’oggi un povero maschio bianco, eterocis di destra che ha paura del mondo che cambia attorno a sé? Ben poco, perché dei quasi 1500 titoli catalogati, solo 400 non contengono contenuti woke. Tra di questi i più popolari, tolti alcuni classici come Doom o i primissimi Final Fantasy, ci sono diversi picchiaduro di Dragonball, qualche gioco di gangster o di guerra come Mafia o WWI Isonzo, e i giochi di Yu-Gi-Oh! – dove però, citando un meme, se non ci sono personaggə LGBTQIA+ è perché se ci giochi sei tu la finocchia.

Fuor di battuta, è triste constatare che tutto ciò che riguardi la rappresentazione delle identità e dei corpi non conformi sia bollato come woke, come Baldur’s Gate III che consente di scegliere pronomi non binari o il nuovo Dragon Age che permette di selezionare le cicatrici da mastectomia per lə propriə personaggə. Viene da chiedersi, caro nerd privilegiato, perché ciò che per me è rappresentazione tanto agognata per te debba essere uno spauracchio che ti rende così insicuro?