«Il diritto tende a essere visto come il legalese, come qualcosa di incomprensibile. Mi piacerebbe che si uscisse da questo ragionamento», dice Francesco Bonifazzi, referente del Settore Giuridico del Cassero. «Serve comprendere che il diritto è un insieme di regole fatte dalle persone per le persone, è qualcosa di utile. Per questo è importante fare in modo che il diritto sia accessibile a tuttə» continua Francesco, mentre mi racconta con passione del settore e delle sue attività. 

Nato nel 2005, il Giuridico e il suo sportello offrono orientamento legale gratuito per tutte le persone della comunità LGBTQ+, occupando un posto importante nei servizi di Spazio Cassero e integrandosi in uno dei centri contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e identità di genere finanziati dall’ Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (Unar).

Di cosa si occupa il giuridico?

Il settore Giuridico del Cassero è da sempre animato da una vocazione precisa: fornire un aiuto per la comunità attraverso contatti con il mondo legale su questioni che toccano da vicino le vite delle persone LGBTQ+. Poi è nato anche il desiderio di fare divulgazione, per permettere a tuttə di approfondire alcuni aspetti con l’aiuto di persone con una competenza tecnica sulla materia. Il nostro gruppo è molto variegato, ci sono giursistə, praticanti, fino ad arrivare ad avvocatə verə e propriə. L’orientamento giuridico che diamo è come una bussola, puntiamo a offrire informazioni per potersi muovere tra più tematiche e professionistə.

Chi si rivolge a noi lo fa mediamente per due ragioni: capire come andare incontro a varie scelte di vita, per esempio il formare una famiglia o avere figlə, oppure affrontare problematiche connesse alla giustizia. Quest’ultimo punto è un po’ il core business di Spazio Cassero: fare in modo che le persone che ritengono di aver subito discriminazioni o violenze possano avere qualcunə che le ascolti, che le comprenda e che possa aiutarle a difendersi al meglio.

Vista da fuori, la vostra può sembrare un’attività molto tecnica, ma in che modo il Giuridico fa attivismo? Cosa significa per voi offrire questo servizio alla comunità?

Quello che facciamo è per noi una forma di attivismo, soprattutto nelle modalità in cui viene proposto e nell’ascolto che viene fornito. Nel momento in cui le istanze della comunità riguardano il voler essere liberə, inevitabilmente forme di discriminazione e violenza più o meno velate vengono fuori in ambiti come il lavoro o la vita sociale. Le tematiche che tocchiamo sono tante, da quella molto attuale dei rapporti familiari e di tutela delle famiglie omogenitoriali, alle persone migranti, al sex work: tutte queste istanze meritano di essere approfondite. Nel Giuridico ci sono anche persone che non fanno parte della comunità LGBTQ+, ma certamente chi è qui conosce le nostre lotte, sa come affrontarle e farle emergere. Avere una persona che appartiene alla comunità che ti ascolta, che quindi può capire che, per esempio, fare coming out ha provocato discriminazioni, può far sentire qualcunə accoltə. Questo è un grande aiuto che non è detto si riesca a trovare da unə avvocatə di libero foro. Il diritto non è una regola sterile, ma ambisce a essere giustizia; attraverso quello che facciamo cerchiamo di far percepire il mondo legale come un aiuto, non come qualcosa in cui perdersi.

A quali progetti guardate per il futuro del Giuridico? 

Le prospettive sono quelle di una crescita. Dopo aver affrontato le difficoltà collegate al periodo pandemico, l’obiettivo è quello di consolidare il settore, acquisendo nuove competenze per offrire un servizio sempre più ampio. Oggi la grande scommessa è quella di Spazio Cassero: fare in modo che il nostro servizio si integri al meglio con esso. Spazio Cassero è un progetto affascinante e può creare un circolo virtuoso di aiuto per permettere alle persone di trovare risposte concrete alle loro istanze, fuori e dentro il circolo. In futuro vorremmo integrare il servizio con aiuti giudiziali e stragiudiziali, e anche organizzare attività di divulgazione per permettere di comprendere meglio il mondo giuridico.