Astrofisica italiana e divulgatrice scientifica, Margherita Hack (Firenze, 12 giugno 1922 – Trieste, 29 giugno 2013) è stata un punto di riferimento nelle battaglie per i diritti civili in Italia. Atea, vegetariana e animalista, Hack ha sempre fatto sentire il suo supporto alla comunità LGBTI+ ed è stata anche per questo madrina del Bologna Pride nel 2008.

Da adolescente si dedica all’atletica ottenendo discreti successi e frequenta il liceo classico a Firenze, diplomandosi nel 1940 senza però sostenere l’esame di maturità perché proprio in quei giorni l’Italia entra in guerra al fianco della Germania nazista. Si iscrive all’università, al corso di Fisica, e si laurea nel 1945 con una tesi sulle stelle variabili Cefeidi. Poco dopo comincia a insegnare all’università e nel 1954 inizia anche l’attività di divulgazione scientifica che l’accompagnerà per tutta la vita. Nel 1964 le viene assegnato il ruolo di professoressa ordinaria all’Università di Trieste e diventa la prima donna direttrice di un osservatorio astronomico in Italia. Mantiene l’incarico fino al 1987, attirando negli anni studenti e ricercatori e trasformando l’osservatorio in un attivo centro di ricerca riconosciuto anche a livello internazionale.

Con passione ed energia ha continuato fino all’ultimo a impegnarsi nel dibattito pubblico e politico perché era convinta che non si possa cambiare veramente la società se non cambia anche la politica.

Illustrazione di Riccardo Pittioni