di Roberto Pisano
Nasce a Marion, Indiana, l’8 febbraio 1931. Attore, gira otto film ma solo tre sono bastati a renderlo un’icona culturale: La valle dell’Eden, Gioventù bruciata e Il gigante. Brilla per aver interpretato personaggi che accostano la dolcezza alla ribellione, la vulnerabilità allo smarrimento giovanile, sfidando il conformismo dell’epoca.
Beveva e correva, improvvisava sul set facendo irritare i registi che poi, puntualmente, includevano le battute nel montaggio. Si narrano le marchette di quando era un ragazzotto spiantato, qualche incursione in locali gay e diversi legami omosessuali, fra cui quello con il regista Nicholas Ray.
Il suo look acqua e sapone, t-shirt e blue jeans, ha contribuito a ridefinire l’idea di mascolinità e a ispirare l’estetica butch, motivo per il quale è molto popolare tra il pubblico lesbico.
Muore a soli 24 anni. La sua Porsche va a sbattere contro un’altra automobile su una highway californiana, poche settimane dopo aver girato uno spot pubblicitario – oggi irrintracciabile – per promuovere la sicurezza sulle strade. Diceva: “Guida con prudenza. La vita che salverai potrebbe essere la mia”.
pubblicato sul numero 12 della Falla – febbraio 2016
immagine realizzata da Riccardo Pittioni, del collettivo artistico Gli Infanti
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