Lorenzo Cerutti è nato a La Spezia 27 anni fa, ma sicuramente i fan di Jurassic Pride lo conoscono da un anno come Cerro, la mano dietro le vignette in cui dei dinosauri queer cercano di sopravvivere alle discriminazioni (e alla catena alimentare). Mentre studia Illustrazione e Fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna, gioca a Quadball (ex Quidditch) e collabora alle illustrazioni dei giochi da tavolo di Industrie Creative, lavora anche come barista, il ruolo ideale per trovare l’ispirazione sin dall’invenzione del bere insieme. Prima di arrivare a Bologna ha studiato Cinema d’Animazione e Sceneggiatura a Firenze, e ora sta unendo tutto questo per lavorare a un progetto da autore dal titolo Caffè Portali che prenda spunto anche dalla sua esperienza dietro i banconi.

Per il poster di questo mese ti abbiamo chiesto di trattare un tema molto delicato a partire dagli eventi che durante il mese di settembre hanno riguardato gli animali nel nostro paese: l’irruzione nel Santuario Cuori Liberi a Pavia e l’uccisione dell’orsa Amarena in Abruzzo. Come l’hai affrontato?

Per questo poster mi sono inizialmente confrontato anche con aThomics, che è un po’ il mio tramite per comunicare con La Falla, e la scelta è stata quella di partire dal disegno dei maiali di Cuori Liberi come dei salvadanai, come i porcellini dei risparmi. Oltre a essere fortemente simbolici mi permettevano di non essere troppo truculento nel mostrare la distruzione degli animali a opera dell’uomo, che sarebbe stato fuori dalla mia zona di comfort. Ho disegnato soprattutto animali da allevamento, inserendoli in un’ambientazione desertificata e aggiungendo un’orsa per testimoniare come questo sistema basato sullo sfruttamento impatti anche sugli animali non economicamente sfruttati. Per ultimo in primo piano ho messo un uomo che ha già una fessura sulla schiena, come a dire che, una volta estorto tutto dall’ambiente naturale e animale, la prossima risorsa da prosciugare sarà lui. 

L’uomo in giacca e cravatta al centro del poster infatti mi ha ricordato i serial killer nei film horror: ha in mano una moneta che in questo contesto però sembra quasi una motosega.

Tutto il poster si muove intorno quest’uomo, che è un po’ l’immagine del capitalista in mezzo alle rovine di ciò che ha distrutto con in mano un soldino che si chiede «ho distrutto tutto? e adesso che faccio?». Volevo mostrare le conseguenze dell’insostenibilità ambientale dell’industria della carne contemporanea, ma anche riflettere su come l’approccio capitalista che distrugge e prosciuga ogni risorsa non risparmi niente e nessunǝ, umanità compresa.  Aggiungere la palette blu di questo mese è stato strano per me, che di solito preferisco usare molti colori e tendo a saturarli, ma l’effetto è stato quello di una calma glaciale, come se il deserto post-apocalittico che avevo pensato all’inizio fosse diventata un’ambientazione artica.

Guardando anche i tuoi altri disegni è evidente un legame con il mondo animale, che rappresenti spesso in chiave fantastica, penso ad esempio alle chimere e al Cerro Dex.

Se mi costringessero a disegnare un solo soggetto per tutto il resto della mia vita, sceglierei sicuramente di disegnare animali, esistenti e non. Non è che non mi piacciano i ritratti di persone, o i soggetti realistici, però ho imparato a disegnare da bambino, copiando dai cartoni che guardavo – ecco perché le influenze Disney – e da Topolino. In particolare mi ricordo una collana della Disney per imparare a disegnare fumetti che usciva proprio con Deagostini e che mi ha insegnato le basi. Mi porto ancora questa preferenza per i soggetti animali e per uno stile più colorato – l’ho già detto che tendo a saturare i colori? – e leggero, anche se il confronto con lə altrə studenti in Accademia mi sta già facendo crescere molto artisticamente.

Chi segue la rubrica Jurassic Pride infatti si stupirà per il cambio di stile del poster rispetto ai colorati e spensierati dinosauri. Come è nato il progetto Jurassic Pride con aThomics? 

Io e Thomas ci siamo conosciuti giocando a Quidditch, ed è stato la prima persona che ho conosciuto a Bologna che si occupasse di fumetto e illustrazione, quindi abbiamo subito legato. Quando mi ha proposto di realizzare insieme una serie di fumetti sui dinosauri, e per di più a tema LGBTQ+ non potevo rifiutarmi, era l’idea perfetta per me. E ora abbiamo così tante idee che abbiamo aperto una pagina IG per raccogliere anche le vignette di Jurassic Pride che non vengono pubblicate sulla Falla.

E come funziona la creazione delle vignette, dietro le quinte?

Solitamente ad aThomics viene un’idea per il testo, poi mi passa il compito di inserire i dinosauri, che a volte scelgo io e altre volte insieme, e inizio a disegnare la vignetta. Tra noi è stato spesso un inside joke che il T-rex fosse un Trans-Rex Afab, mentre di solito il triceratopo è la nostra rappresentanza kinky. Non abbiamo ancora deciso una personalità precisa per ogni singolo dinosauro, quindi se chiedessi a Thomas potrebbe darti risposte molto diverse, ma dalle vignette fatte finora iniziano a emergere alcuni tratti, oltre al fatto che anche io mi sono convertito alla rivalutazione del Gallimimus.